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Emergenza lavoro
11.09.2025 - 15:03
L'assessore Lanzarin durante la riunione a Palazzo Balbi
Ventotto vite spezzate dall’inizio dell’anno. È il bilancio, drammatico e in crescita, degli incidenti mortali sul lavoro registrati in Veneto nel 2025. A renderlo noto è stata ieri mattina l’assessore regionale alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin, intervenuta a Palazzo Balbi durante la riunione del Comitato regionale per la sicurezza sul lavoro.
“Non possiamo abbassare la guardia – ha detto Lanzarin – la vita e la salute dei lavoratori vanno difese ogni giorno”. Rispetto al 2024, quando i morti furono 23, il dato segna un aumento preoccupante. Il settore più colpito resta quello dell’edilizia, in particolare per incidenti da caduta dall’alto.
Per fronteggiare l’emergenza, la Regione punta a un nuovo Piano di prevenzione: più controlli nei cantieri, strumenti di coordinamento tra imprese e committenti e verbali di monitoraggio da presentare ufficialmente il 20 ottobre al Venice Health and Safety Update 2025.
Il Piano strategico 2025-2027 mette sul piatto oltre 16 milioni di euro. Tra le misure annunciate: rafforzamento del personale Spisal, 4 milioni di euro per sostenere le piccole aziende metalmeccaniche nell’adeguamento dei macchinari e 3 milioni per le scuole superiori, soprattutto gli istituti professionali, per rendere più sicure le attrezzature.
“Gli studenti sono una priorità – ha aggiunto l’assessore – perché la prevenzione deve partire dai banchi di scuola”.
Non solo cantieri: nel mirino ci sono anche agricoltura e comparti a rischio come quelli esposti ad amianto, radon e silice. Temi che verranno approfonditi il 23 ottobre a Venezia, in occasione della Settimana europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro.
“Il nostro obiettivo – ha concluso Lanzarin – è costruire una vera cultura della sicurezza, condivisa da imprese, istituzioni e cittadini”.
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