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Camani attacca il centrodestra: “Il Veneto lasciato da solo tra litigi e divisioni interne”

La capogruppo del Pd in Consiglio regionale denuncia un clima di tensione tra Lega e Fratelli d’Italia, con battibecchi locali e l’assenza di scelte concrete a Roma

Vanessa Camani

Vanessa Camani

“La situazione è grottesca: il centrodestra ha abbandonato il Veneto.” Lo afferma Vanessa Camani, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, commentando il clima politico attuale nella nostra regione.

Secondo Camani, i partiti di centrodestra sono paralizzati dalle dinamiche interne: “In regione, Zaia non permette a nessuno di parlare della sua successione, mentre a Roma i loro leader rimandano ogni decisione, come se il Veneto non fosse una priorità”.

Ma non è tutto. “Sul territorio, la situazione è ancora più confusa: nella Lega volano stracci tra Marcato e Centenaro, divisi sul ruolo di Vannacci, mentre gli alleati non scherzano. Tosi attacca la gestione della sanità leghista e tra Lega e Fratelli d’Italia emergono contrasti su valori storici legati alla Resistenza e ai fucilati della Prima guerra mondiale”, spiega Camani.

Secondo la capogruppo Pd, questo caos politico rischia di bloccare l’attività del Consiglio regionale e di lasciare imprese e famiglie venete senza risposte concrete. “Tra veti, litigi e disinteresse, il centrodestra sembra aver voltato le spalle alla nostra regione”, conclude Camani.

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