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Havana Café, chiusura anticipata alle 19: il Comune interviene dopo mesi di proteste

A Montegrotto Terme, l’Amministrazione impone un nuovo orario di apertura al locale di viale Stazione per tutelare la quiete pubblica

Havana Café, chiusura anticipata alle 19: il Comune interviene dopo mesi di proteste

Foto di repertorio

Dopo oltre un anno di segnalazioni, lamentele, petizioni e interventi delle forze dell’ordine, il Comune di Montegrotto Terme ha deciso di intervenire in modo netto: l’Havana Café di viale Stazione dovrà chiudere ogni giorno alle 19 fino al termine del 2025.

Il provvedimento arriva a seguito di una lunga serie di violazioni legate all’eccessivo inquinamento acustico, disturbi alla quiete pubblica e comportamenti incivili da parte di alcuni avventori. «Non possiamo più tollerare situazioni che turbano la vita dei cittadini», ha spiegato il sindaco Riccardo Mortandello, sottolineando che la decisione rientra in una strategia più ampia di controllo del territorio e tutela della vivibilità urbana.

Un'escalation durata più di un anno

L’Havana Café aveva aperto nel marzo 2024, ma sin dalle prime settimane sono iniziate le segnalazioni da parte dei residenti della zona. Gli interventi delle forze dell’ordine sono stati frequenti: già tra aprile e maggio 2024, la Polizia Locale e i Carabinieri erano intervenuti più volte per far rispettare i limiti orari e acustici. Una prima diffida e la richiesta di una valutazione fonometrica erano state inviate già nella primavera dello scorso anno.

Le petizioni dei cittadini esasperati non si sono fatte attendere, e nel settembre 2024 il Questore aveva sospeso per un mese l'autorizzazione alla somministrazione di cibi e bevande. Nonostante ciò, le problematiche sono proseguite anche nel 2025.

Nel mese di marzo 2025, il Comando Stazione Carabinieri ha segnalato ulteriori disordini: schiamazzi notturni, clienti ubriachi che urinavano nelle aiuole pubbliche, parcheggi selvaggi e ripetuti superamenti dei limiti orari di attività. In seguito, l’ARPAV ha confermato con misurazioni ufficiali che il locale superava i limiti sonori consentiti dalla normativa.

Nessuna proposta ritenuta adeguata

A maggio di quest’anno, il bar è stato multato due volte per aver tenuto musica ad alto volume fuori orario e per aver proseguito l’attività ben oltre la chiusura prevista, con oltre trenta persone ancora presenti alle due di notte.

A fine agosto, l’Amministrazione ha avviato formalmente il procedimento di revisione dell’orario serale. Nonostante il titolare del locale avesse presentato proposte di regolarizzazione, queste non sono state giudicate sufficienti. Nel frattempo, il gestore ha comunicato l’intenzione di trasferire l’attività in un altro Comune.

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