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Musica internazionale
15.09.2025 - 11:52
Il sassofonista norvegese Jan Garbarek
La città lagunare si prepara ad accogliere un viaggio tra culture, strumenti e tradizioni musicali che arrivano dai cinque continenti. Nasce “Incroci in musica”, la nuova rassegna ideata da Università Ca’ Foscari Venezia insieme a Fondazione di Venezia, Fondazione Università Ca’ Foscari e in collaborazione con Veneto Jazz. L’inaugurazione è fissata per sabato 4 ottobre al Teatro Goldoni, dove saliranno sul palco il sassofonista norvegese Jan Garbarek e il percussionista indiano Trilok Gurtu: un incontro di suoni nordici e ritmi etnici che promette di emozionare il pubblico.
La rassegna, che proseguirà fino a febbraio 2026, porterà sette appuntamenti in luoghi simbolo della cultura veneta: oltre al Goldoni, anche il Teatro La Fenice, l’Auditorium Santa Margherita-Emanuele Severino e il Museo del ’900 M9 di Mestre. In cartellone artisti provenienti dall’India, dal Mediterraneo, dall’Africa e dall’Asia centrale, accanto a musicisti italiani capaci di reinventare le tradizioni locali.
Accanto ai concerti sono previsti incontri e momenti di dialogo con gli artisti, per rafforzare lo spirito di confronto culturale che già anima “Incroci di civiltà”, il festival letterario di Ca’ Foscari diretto dal professor Flavio Gregori. “Incroci in musica” ne diventa così il naturale prolungamento, con l’obiettivo di parlare a un pubblico più ampio e diversificato attraverso il linguaggio universale della musica.
Il progetto è diretto dal musicologo Giovanni De Zorzi, affiancato da un gruppo di esperti come Giuseppe Mormile e Alvise Seggi. «È un modo per aprire Venezia e il Veneto a un respiro internazionale, facendo dialogare culture lontane senza dimenticare le nostre radici», spiegano gli organizzatori.
I biglietti per il concerto inaugurale saranno disponibili dal 17 settembre alla biglietteria del Goldoni, con una tariffa speciale di 10 euro per studenti di ogni ordine e grado. Per gli altri appuntamenti, previsti prezzi popolari: 15 euro l’intero, 10 il ridotto e 5 per gli studenti.
Da novembre a febbraio si alterneranno sul palco gruppi come L’Antidote (musiche persiane e mediterranee), Mano Manjari con Partho Sarothy (tradizione indiana), il quartetto di Riccardo Tesi (sonorità italiane), l’ensemble greco-anatolico di Namritha Nori, fino al Momi Maiga Quartet dal Senegal e al collettivo uiguro Miras Silk Road. Un mosaico di suoni che farà di Venezia e Mestre un crocevia musicale d’eccezione durante tutto l’inverno.
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