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Politica
16.09.2025 - 10:30
Andrea Zanoni
Si alza il tono del confronto politico in Veneto a poche settimane dalle elezioni, e il tema della sanità pubblica diventa terreno di scontro diretto. Al centro della polemica, le dichiarazioni del consigliere regionale Andrea Zanoni (Alleanza Verdi e Sinistra), che accusa il collega di Fratelli d’Italia, Tommaso Razzolini, di aver travisato le sue posizioni e di aver diffuso affermazioni infondate a fini elettorali.
Il bersaglio dell’attacco è una recente uscita di Razzolini, nella quale il consigliere avrebbe lasciato intendere che Zanoni giustifichi le aggressioni ai medici nei Pronto Soccorso. Parole che, secondo Zanoni, rappresentano “accuse deliranti” e prive di ogni fondamento, utili solo a guadagnare qualche riga sui giornali in vista del voto.
Zanoni non usa mezzi termini e invita il collega a dedicarsi al suo tema preferito, il Prosecco, piuttosto che speculare sulla sanità. Sottolinea come la situazione negli ospedali sia gravissima, con reparti in affanno per la mancanza cronica di medici e infermieri, e tempi di attesa che esasperano pazienti e operatori.
Il consigliere ritiene che l’idea di aumentare la presenza delle forze dell’ordine nei Pronto Soccorso sia solo una soluzione-tampone, utile a placare l’opinione pubblica ma del tutto inefficace nel risolvere i veri problemi. “Non si cura una malattia con un cerotto e non si combatte la violenza con un carabiniere” — ha affermato, rilanciando una proposta basata su investimenti strutturali nel personale sanitario e nella medicina di prossimità.
Il nodo della questione, secondo Zanoni, è che la rabbia crescente dei cittadini non è frutto di inciviltà diffusa, ma piuttosto la reazione naturale a un sistema sanitario che non risponde più ai bisogni delle persone. Liste d’attesa infinite, Pronto Soccorso al collasso e carenza di medici di base sono, a suo avviso, le vere cause del malcontento che si traduce, a volte, in episodi di tensione.
Nel suo messaggio, traspare un appello alla responsabilità politica: la sanità pubblica non dovrebbe diventare un palcoscenico per facili slogan, ma un ambito da trattare con serietà, competenza e rispetto per chi la vive ogni giorno — operatori e cittadini. “Con una sanità che non funziona, l'ultima cosa che serve è che ci siano politici che la prendono in giro” ha concluso Zanoni, lasciando intendere che la battaglia politica, per lui, si gioca sulla concretezza e non sulle provocazioni.
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