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Arcella, il mondo in un picnic: 25 culture in festa tra cibo, musica e integrazione

Domenica 21 settembre torna il “Picnic del Mondo” a Padova: una giornata di sapori, suoni e giochi che celebra la convivenza e la ricchezza delle diversità

Arcella, il mondo in un picnic: 25 culture in festa tra cibo, musica e integrazione

Foto di repertorio

Una tavolata lunga quanto il mondo intero. Torna anche quest'anno, domenica 21 settembre, nel cuore del quartiere Arcella, il “Picnic del Mondo”, appuntamento simbolo di integrazione culturale e partecipazione comunitaria, giunto alla sua sesta edizione. L’evento, che rientra nel calendario di Solidaria 2025 e patrocinato dal Comune di Padova, si terrà al patronato San Bellino, in via Jacopo della Quercia 24, a partire dalle ore 12.00.

L’iniziativa invita ogni partecipante a portare e condividere piatti tipici della propria tradizione, dando vita a un autentico viaggio tra gusti e culture, dal Maghreb all’Estremo Oriente, passando per l’America Latina, l’Europa dell’Est e l’Africa sub-sahariana. Oltre 25 comunità rappresentate, tra cui Afghanistan, Iran, Russia, e tante altre che ormai da anni animano questa giornata all’insegna della fraternità e del dialogo.

Colonnello: “Un evento che diventa esperienza di vita”

Per l’assessora al Sociale, Margherita Colonnello, il picnic è molto più di un momento conviviale. È un’occasione concreta di incontro, in cui il cibo si fa strumento di conoscenza e coesione. Colonnello ha definito l’iniziativa “un contenitore di tradizioni che raccontano storie e tramandano valori”, sottolineando come eventi come questo siano fondamentali per costruire una comunità inclusiva e consapevole, capace di trasformare le differenze in risorse condivise.

Don Galletti: “La chiesa si apre alla città”

Anche don Marco Galletti, parroco dell’Unità Pastorale Arcella, ha voluto sottolineare il significato profondo dell’iniziativa, nata “dal basso”, dalla volontà di alcuni parrocchiani di affrontare in modo positivo la sfida della convivenza tra culture. Secondo il sacerdote, il Picnic del Mondo rappresenta un esempio concreto di chiesa aperta al territorio, capace di costruire ponti e generare fiducia là dove spesso regnano diffidenza e solitudine.

Il programma: un pomeriggio di esibizioni, laboratori e giochi

Dalle ore 14.00 il palco si accenderà con esibizioni artistiche e musicali provenienti da ogni angolo del mondo. Dalla danza senegalese alla musica moldava, passando per cori scolastici, momenti di preghiera interreligiosa e spettacoli tradizionali. Novità dell’edizione 2025 sono le partecipazioni di Afghanistan, Iran e Russia, che si aggiungono a quelle già collaudate di paesi come India, Brasile, Marocco, Nigeria, Ecuador, Filippine, Cina, e molte altre.

Previsto anche un torneo mondiale di Kin-Ball, un gioco inclusivo che ben rappresenta lo spirito dell’evento. Ci saranno laboratori per bambini e famiglie, dimostrazioni di calligrafia cinese a cura dell’Istituto Confucio, attività di benessere con Thai chi, giochi tradizionali e molto altro ancora.

Un messaggio chiaro: la diversità è un dono, non un ostacolo

Il Picnic del Mondo si propone come un gesto semplice ma potente, capace di raccontare una visione di città che sa accogliere e valorizzare le proprie pluralità. Un messaggio importante in un’epoca in cui il confronto tra culture rischia spesso di degenerare in conflitto: la conoscenza reciproca, il rispetto e la convivialità sono gli antidoti alla paura e alla chiusura.

Non a caso, l’organizzazione invita tutti i partecipanti a raggiungere l’evento con mezzi sostenibili, come biciclette, autobus (linea 15) o tram (fermata San Carlo): un ulteriore segno di attenzione all’ambiente e alla vivibilità urbana.

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