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“Intention” contro lo spreco alimentare: da Padova a Roma, l’innovazione che misura ciò che sprechiamo a tavola

Presentato il progetto dell’Università di Padova che utilizza l’intelligenza artificiale per ridurre gli sprechi nella ristorazione collettiva

“Intention” contro lo spreco alimentare: da Padova a Roma, l’innovazione che misura ciò che sprechiamo a tavola

Foto di repertorio

Una rivoluzione silenziosa ma potentissima sta prendendo forma nel cuore della ricerca italiana, e punta dritta a uno dei più gravi paradossi del nostro tempo: lo spreco alimentare. Si chiama “INTENTION” ed è il progetto coordinato dall’Università di Padova, in collaborazione con Istituto Superiore di Sanità, Zeta Research srl ed Endocorelab srl, approdato il 18 settembre a Roma per una giornata di studio e confronto tra istituzioni, esperti e operatori del settore.

Il progetto nasce all’interno del partenariato esteso ONFOODS, nell’ambito del PNRR, e si propone di affrontare il tema dello spreco non con buone intenzioni generiche, ma con strumenti scientifici e tecnologici di altissimo livello: intelligenza artificiale, machine learning, e riconoscimento immagini applicati alla filiera alimentare, in particolare nel settore della ristorazione collettiva.

Vassoi sotto osservazione (digitale)

Il cuore dell’innovazione è un sistema automatizzato capace di scansionare i vassoi prima e dopo il pasto. Grazie ad algoritmi sviluppati ad hoc, viene stimata con precisione la quantità di cibo consumato e quella gettata. Il tutto senza alcun intervento umano, garantendo misurazioni oggettive, rapide e non invasive.

«La nostra tecnologia consente di raccogliere dati affidabili sullo spreco e di integrarli con il valore nutrizionale dei pasti – spiega il professor Dario Gregori, responsabile scientifico del progetto e direttore dell’Unità di Biostatistica, Epidemiologia e Sanità Pubblica dell’Università di Padova –. Questo ci permette non solo di quantificare quanto si spreca, ma anche di offrire strumenti concreti per migliorare le scelte alimentari e ridurre l’impatto ambientale.»

Dall’università agli ospedali: il sistema è già realtà

“INTENTION” non è solo un’idea in fase sperimentale: il sistema è già stato testato in ambienti reali, come mense ospedaliere, dove si è dimostrato utile sia per monitorare lo spreco, sia per ottimizzare le porzioni e personalizzare l’offerta alimentare in base alle esigenze dei pazienti.

L’obiettivo finale è ambizioso: creare una rete nazionale di monitoraggio intelligente dello spreco alimentare, partendo dai grandi contesti pubblici come scuole, ospedali, RSA e mense aziendali.

Educazione e sostenibilità: una sfida culturale

Accanto alla componente tecnologica, il progetto intende promuovere una cultura del cibo più consapevole, che integri i valori della sostenibilità, della salute e della giustizia sociale. In un mondo in cui oltre 800 milioni di persone soffrono la fame e ogni anno vengono buttati via milioni di tonnellate di cibo, ogni gesto – ogni pasto – può fare la differenza.

“INTENTION” rappresenta quindi un ponte tra scienza e società, una risposta concreta a un problema globale, costruita con le competenze e l’impegno del sistema universitario italiano e dei partner pubblici e privati coinvolti nel progetto.

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