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Salute femminile

“Ottobre in Rosa”: il Veneto si mobilita per la prevenzione e il sostegno alle donne operate al seno

Dalla “Marcia in Rosa” a Cagnano di Pojana Maggiore agli open day in decine di Comuni veneti: prendersi cura di sé è un atto di responsabilità e comunità

La locandina dell'iniziativa

La locandina dell'iniziativa

È stata presentata oggi al Consiglio regionale del Veneto la nuova edizione di “Ottobre in Rosa”, il mese dedicato alla prevenzione femminile promosso dall’Associazione Nazionale Donne Operate al Seno (Andos). Un’iniziativa che invita tutte le cittadine e le comunità a fare della prevenzione un impegno concreto, trasformando parole come screening, diagnosi precoce e benessere psicofisico in azioni quotidiane.

“Da sempre Andos supporta le donne non solo nel percorso medico, ma anche in quello emotivo e di reinserimento nella vita quotidiana. Oggi le sue attività spaziano dall’informazione e l’educazione a incontri, momenti di condivisione e iniziative che trasformano dolore e paura in sostegno e speranza”, ha dichiarato il Presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, durante la conferenza stampa.

Il programma di quest’anno coinvolge numerosi Comuni del Veneto con open day, attività creative, camminate e momenti musicali pensati per accogliere ogni donna e sostenere le famiglie. Tra gli appuntamenti più attesi, la “Marcia in Rosa” prevista per domenica 12 ottobre a Cagnano di Pojana Maggiore, in provincia di Vicenza.

“Prevenire significa accorciare le distanze tra paura e azione – ha aggiunto Ciambetti –. Ogni donna deve sapere che esistono strumenti come lo screening mammografico e le visite specialistiche e che non è sola nell’utilizzarli. È fondamentale che comunità, volontariato, istituzioni e professionisti lavorino insieme per offrire non solo cure, ma ascolto, dignità e speranza. Il messaggio di questo Ottobre in Rosa è semplice: non dimenticare te stessa”.

Il Presidente ha concluso con un ringraziamento speciale ad Andos, alle volontarie, agli operatori sanitari e ai Comuni che hanno reso possibili le iniziative, ricordando come l’impegno collettivo renda il Veneto un territorio più attento, umano e forte.

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