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Frontiere della medicina
18.09.2025 - 17:29
Foto del cuore artificiale Carmat dal sito nazionale della sanità francese
È tornato a casa nei giorni scorsi il primo paziente del Veneto ad aver ricevuto un cuore artificiale completo “Carmat”. L’uomo, veronese di 52 anni, era stato operato il 26 marzo scorso dalla cardiochirurgia dell’Azienda ospedaliera universitaria di Verona.
Dopo l’intervento, a giugno, il paziente era stato trasferito all’ospedale di Lonigo, nel cuore del Basso Vicentino, per proseguire il percorso di riabilitazione. Qui, nella struttura provinciale di Cardiologia riabilitativa che accoglie circa 450 pazienti all’anno, il veronese ha seguito un programma su misura, iniziando con esercizi di mobilità passiva fino a raggiungere movimenti attivi sotto stretto controllo medico.
Il percorso, durato sei settimane, gli ha permesso di recuperare gradualmente autonomia nei movimenti e oggi può camminare regolarmente, segnando un passo importante non solo per lui, ma anche per la sanità veneta che si sta specializzando nella riabilitazione dei pazienti più complessi, compresi quelli sottoposti a trapianto di cuore o all’impianto di sistemi di assistenza ventricolare.
Il successo dell’intervento e della riabilitazione rappresenta un esempio di collaborazione tra strutture sanitarie della regione, con Verona protagonista dell’innovazione chirurgica e Lonigo centro di eccellenza per il recupero post-operatorio.
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