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Stra, sostenibilità e impresa: il distretto della calzatura guarda al futuro

Al Museo della Calzatura un confronto tra imprese, istituzioni e formazione. Scatto (Lega-LV): “Innovare per attrarre giovani e restare competitivi”

Stra, sostenibilità e impresa: il distretto della calzatura guarda al futuro

Foto di repertorio

La sostenibilità non è più un’opzione, ma una necessità strategica anche per il settore manifatturiero. È questo il messaggio lanciato nel corso dell’incontro “Persone e Impresa: la sostenibilità come leva di attrattività”, svoltosi oggi al Museo della Calzatura di Stra, cuore simbolico e produttivo della Riviera del Brenta, storicamente uno dei distretti calzaturieri più rinomati del Paese.

L’evento, promosso dal Politecnico Calzaturiero in collaborazione con la rete “In Punta di Piedi”, ha riunito rappresentanti del mondo imprenditoriale, istituzionale e formativo per riflettere su come integrare i criteri ESG (ambientali, sociali e di governance) all’interno delle strategie aziendali.

Tra gli interventi di rilievo, quello della consigliera regionale Francesca Scatto (Intergruppo Lega - Liga Veneta), presidente della Commissione Cultura del Consiglio Regionale del Veneto, che ha evidenziato il legame profondo tra tradizione, creatività e cultura del lavoro nel settore calzaturiero veneto.

«Il distretto della calzatura è un patrimonio identitario del nostro territorio – ha dichiarato Scatto –. Le imprese oggi devono affrontare un contesto globale instabile con una nuova consapevolezza culturale. La sostenibilità non può più essere considerata solo una voce di bilancio, ma parte integrante della strategia aziendale».

La consigliera ha anche richiamato il ruolo delle istituzioni, chiamate ad accompagnare le imprese e i lavoratori nel processo di transizione, con strumenti concreti e un investimento strutturato sulla formazione professionale, elemento ritenuto fondamentale per attirare nuove generazioni e garantire la continuità del know-how artigianale che tutto il mondo riconosce all’industria veneta della calzatura.

«Investire in sostenibilità, competitività e formazione – ha concluso Scatto – è il modo migliore per costruire un futuro solido per il nostro distretto. Un futuro che guarda avanti, ma senza dimenticare il valore del nostro passato».

Il Museo della Calzatura, dove si è tenuto l’incontro, si conferma così non solo luogo di memoria, ma hub culturale e simbolico dove raccontare l’evoluzione del “saper fare veneto”, sempre più orientato a un’industria responsabile, innovativa e inclusiva.

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