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Manildo: “Sicurezza in Veneto, basta slogan. Servono interventi concreti e dialogo tra istituzioni”

Il candidato presidente invita la destra a un confronto reale: “La sicurezza non è questione di bandiere, ma una priorità per tutti”

Manildo: “Sicurezza in Veneto, basta slogan. Servono interventi concreti e dialogo tra istituzioni”

Giovanni Manildo

“La sicurezza nelle nostre città non può più essere un tema da campagna elettorale fatto di parole vuote e propaganda”. Giovanni Manildo, candidato presidente del Veneto per il centrosinistra, denuncia l’emergenza crescente che attraversa il territorio, sottolineando la necessità di soluzioni pratiche e condivise.

“Dopo trent’anni di amministrazioni di destra in Regione e tre anni di governo nazionale a guida centrodestra, la situazione è peggiorata, non migliorata – afferma Manildo –. Mentre da quelle parti si rincorrono slogan e proclami, le difficoltà reali restano irrisolte”.

Il candidato evidenzia una serie di criticità strutturali: nessun concorso per nuovi agenti, limiti normativi che impediscono ai comuni di assumere, fondi insufficienti per l’edilizia carceraria, assenza di una vera riforma della giustizia e una Regione che non svolge alcun ruolo di coordinamento e sostegno.

“Le cosiddette ‘zone rosse’ sono spesso meri palliativi, in alcuni casi diventano addirittura strumenti punitivi senza un piano strategico di lungo periodo”. Manildo punta il dito anche contro le condizioni degli operatori della sicurezza: “Sono sottopagati, isolati e privi di un sostegno concreto da parte delle istituzioni”.

Un’analisi che collega sicurezza e situazione socioeconomica: “L’aumento dell’inflazione e il peggioramento delle condizioni economiche hanno aggravato il disagio sociale. Le reti di supporto sono state smantellate, lasciando sole molte persone in difficoltà. Questa marginalità alimenta spazi per la criminalità, che in Veneto è presente e radicata. Dove lo Stato arretra, altri prendono il suo posto”.

Manildo lancia infine un appello al dialogo: “Se un candidato della destra vuole davvero affrontare la questione con serietà, io sono pronto a confrontarmi subito. La sicurezza non deve essere un terreno di scontro ideologico, ma un obiettivo condiviso da tutte le forze politiche, dai cittadini, dai sindaci e dalle forze dell’ordine”.

“Non basta più alimentare paure o inseguire percezioni sbagliate – conclude –. Serve buonsenso, concretezza e una politica che parli con responsabilità, presentando proposte reali che presto illustreremo”.

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