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Tasse da record: nel 2025 lavoriamo 156 giorni per lo Stato

La Cgia accusa: troppi evasori, il peso fiscale resta altissimo

Tasse da record: nel 2025 lavoriamo 156 giorni per lo Stato

Immagine di repertorio

Ogni anno gli italiani devono attendere fino a giugno per cominciare davvero a lavorare per sé stessi. È quanto emerge dall’ultimo report della Cgia di Mestre, che denuncia una pressione fiscale sempre più insostenibile: nel 2025, servono 156 giorni – cioè fino al 6 giugno – per coprire le imposte richieste dallo Stato.

Una situazione aggravata, secondo l’associazione, da un’evasione diffusa e massiccia: sono ben 2,5 milioni gli irregolariche non versano quanto dovuto, costringendo gli onesti a pagare di più.

Numeri che fanno riflettere anche alla luce del confronto storico: la pressione fiscale più bassa degli ultimi 30 anni risale al 2002, con il secondo governo Berlusconi, quando “bastavano” 142 giorni per saldare il conto con il fisco. Il record negativo? Il 2013, in piena era Monti, con un picco al 43,4% del PIL.

Intanto, da giugno a dicembre – osserva amaramente la Cgia – gli italiani possono finalmente cominciare a guadagnare per sé stessi e per le proprie famiglie. Sempre che basti.

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