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Attualità
20.09.2025 - 13:00
Foto di repertorio
Il settore delle costruzioni in provincia di Treviso rischia una nuova crisi a causa dei tagli previsti ai bonus casa a partire dal prossimo gennaio. La riduzione della detrazione fiscale dal 50% al 36%, l’eliminazione del bonus mobili e l’introduzione di un tetto di reddito per accedere alle agevolazioni potrebbero provocare un drastico calo degli investimenti nel comparto, già in flessione dopo il boom degli ultimi anni.
Secondo la CNA Mandamento di Treviso, queste misure comporteranno una significativa diminuzione dei lavori edili, con effetti negativi su tutta la filiera collegata, dal settore dei materiali da costruzione all’arredamento e agli impianti tecnologici. Inoltre, si prospetta un rischio concreto di un ritorno al lavoro nero, con conseguenti minori tutele per i lavoratori e una riduzione della sicurezza nei cantieri.
I dati evidenziano come il valore dei lavori edili in Italia sia passato da una media annua di circa 27-28 miliardi tra il 2014 e il 2020 a quasi 100 miliardi nel biennio 2022-2023 grazie agli incentivi. Nel 2024 si è registrata una riduzione a 84 miliardi e le stime per il 2025 indicano un ulteriore calo sotto i 40 miliardi. Con le nuove limitazioni, si potrebbe arrivare a soli 15 miliardi di lavori all’anno, mettendo a rischio imprese e occupazione.
Per evitare questo scenario, si ritiene necessario garantire una strategia pluriennale stabile, con priorità agli interventi condominiali e all’efficienza energetica, in linea con gli obiettivi europei di decarbonizzazione. Senza un intervento tempestivo, il settore casa potrebbe subire un grave contraccolpo, compromettendo i progressi raggiunti negli ultimi anni e influendo negativamente sull’economia locale e nazionale.
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