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SOS obesità infantile

Obesità infantile, un’emergenza in crescita: un bambino su dieci è già malato

Diagnosi precoci e terapie innovative sono fondamentali per contrastare una patologia complessa e non un semplice problema di stile di vita

Obesità infantile, un’emergenza in crescita: un bambino su dieci è già malato

Foto di repertorio

In Italia un bambino su tre presenta un eccesso di peso già a 9 anni, mentre uno su dieci soffre di obesità infantile, una malattia neuroendocrina con radici genetiche e non semplicemente il risultato di pigrizia o cattive abitudini alimentari. A lanciare l’allarme sono le più recenti evidenze emerse durante un convegno tenutosi a Verona, dove esperti come Claudio Maffeis, direttore della UOC Pediatria B e Centro Regionale Diabetologia Pediatrica, hanno sottolineato l’importanza di diagnosi tempestive e terapie mirate.

L’obesità, causata da un malfunzionamento dei meccanismi della fame e della sazietà, trova nella disponibilità incontrollata di cibo e nella sedentarietà fattori aggravanti, ma la prevenzione può partire fin dalla gravidanza. In casi severi, oggi esistono test genetici specifici per individuare i bambini a rischio. Parallelamente, sono disponibili nuovi farmaci approvati anche per bambini dai 12 anni, capaci di favorire la perdita di peso e migliorare i fattori di rischio collegati.

Accanto all’obesità, il diabete di tipo 1 rappresenta un’altra emergenza pediatrica, con un’incidenza di un caso ogni 800 giovani. Grazie a test diagnostici precoci, è possibile identificare la malattia prima della comparsa dei sintomi e intervenire con anticorpi monoclonali innovativi, che rallentano la progressione senza sostituire la terapia insulinica tradizionale. Inoltre, l’uso di dispositivi indossabili ha rivoluzionato il controllo glicemico, rendendolo più semplice e meno invasivo.

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