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Il misterioso linguaggio dei gatti: come l’ossitocina costruisce un legame unico con gli umani

Dalle fusa agli sguardi lenti, la chimica del cervello svela il potere terapeutico della compagnia felina nel ridurre stress e ansia.

Il misterioso linguaggio dei gatti: come l’ossitocina costruisce un legame unico con gli umani

Foto di repertorio

Rientrare a casa dopo una giornata intensa e trovare il proprio gatto ad attenderti, con quel battito di ciglia lento e quel silenzioso “saluto” fatto con gli occhi, è molto più di un semplice gesto di affetto. È un dialogo silenzioso che coinvolge emozioni profonde e una chimica cerebrale complessa, in cui il legame tra uomo e felino si costruisce giorno dopo giorno.

Sebbene i gatti siano spesso considerati animali indipendenti e sfuggenti, numerosi studi scientifici confermano che il loro rapporto con gli umani si basa su un attaccamento reale e tangibile, mediato da un ormone particolare: l’ossitocina, conosciuta come “l’ormone dell’amore”. Questo neurotrasmettitore, lo stesso che si attiva nelle mamme quando cullano i propri figli o tra amici che si abbracciano, favorisce fiducia, vicinanza emotiva e un senso di calma profonda.

La neuroscienziata Laura Elin Pigott della London South Bank University, su The Conversation, spiega che, anche se l’affetto dei gatti è spesso espresso con gesti discreti e misurati, esso non è meno intenso o significativo di quello dei cani. Interazioni semplici come il gioco o le coccole con il proprio micio attivano nei proprietari circuiti cerebrali che aumentano l’ossitocina, aiutando a ridurre lo stress e a migliorare l’umore.

Le fusa, per esempio, non sono soltanto un segnale di benessere felino ma hanno un potere rilassante anche sull’essere umano. Studi condotti in Giappone nel 2021 hanno dimostrato che pochi minuti di contatto con un gatto aumentano significativamente i livelli di ossitocina salivare nelle persone, con un effetto particolarmente marcato nelle donne. Il suono e il ritmo delle fusa, insieme al tatto morbido del pelo, aiutano ad abbassare la pressione sanguigna, attenuare il dolore e calmare la mente.

Non solo gli umani traggono beneficio da questa relazione: anche i gatti vedono crescere la loro ossitocina quando si sentono sicuri e scelgono di avvicinarsi spontaneamente al loro umano. Un recente studio del 2025 ha osservato che nei felini sereni il livello di questo ormone aumenta durante i momenti di gioco e coccole, mentre in quelli più ansiosi o infastiditi il contatto forzato può addirittura ridurlo.

Il segreto per costruire un legame sano con il proprio gatto è quindi il rispetto dei suoi tempi e dei suoi segnali, spesso sottili ma inequivocabili. A differenza dei cani, i gatti preferiscono evitare lo sguardo fisso, favorendo invece un “blink lento” che significa fiducia e apertura.

In un mondo sempre più frenetico e stressante, questo rapporto silenzioso ma intenso con il gatto può diventare un vero e proprio toccasana emotivo. Ogni carezza e ogni fusa rappresentano una piccola dose di ossitocina che aiuta a ridurre ansia, migliorare l’umore e offrire una compagnia unica, capace di alleviare la solitudine e donare conforto paragonabile a quello di un’amicizia umana.

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