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Costo 210mila Euro

Zianigo, il cimitero si dota di un nuovo cinerario con area dispersione delle ceneri

Il sindaco di Mirano Tiziano Baggio: "Luoghi di memoria importanti, continuiamo a prenderne cura"

Zianigo, il cimitero si dota di un nuovo cinerario con area dispersione delle ceneri

Nel cimitero di Zianigo, frazione di Mirano, si è concluso l’intervento che ridisegna uno degli spazi più sensibili della comunità: un nuovo cinerario con area per la dispersione delle ceneri e una cappellina per la commemorazione. Il manufatto, a pianta semicircolare, ospita 204 nicchie cinerarie; al centro si apre il luogo deputato alla dispersione, pensato per garantire raccoglimento e decoro, mentre una piccola cappella con altare votivo offre un punto dedicato alla preghiera e al ricordo.

Il progetto ha anche riorganizzato i percorsi interni: nuove pavimentazioni in porfido definiscono le aree destinate alla realizzazione di future cappelline di famiglia e tombe “alla romana”, migliorando accessibilità e ordine del complesso. L’importo complessivo dei lavori ammonta a 210 mila euro. Lo spazio è già stato impreziosito da ciotole floreali; in autunno è prevista la sistemazione del verde perimetrale, con la semina del prato e la piantumazione di alcuni cipressi, intervento che completerà l’insieme dal punto di vista paesaggistico e simbolico.

“Si tratta di un intervento molto atteso dalla popolazione, condiviso con la Parrocchia e capace di mettere a disposizione nuove nicchie, perché gli spazi per questa tipologia di sepoltura erano in esaurimento”, dichiara il sindaco Tiziano Baggio. “Dopo Mirano capoluogo, Vetrego, Ballò e Scaltenigo, continuiamo a prenderci cura di questi luoghi di memoria, con manutenzioni, sistemazioni e ampliamenti. Gli investimenti proseguiranno anche negli altri cimiteri, non appena i fondi di bilancio lo consentiranno”. Il nuovo cinerario risponde alla crescente domanda di sepoltura cremata e offre un ambiente sobrio, curato e accessibile. Un tassello in più nella cura degli spazi pubblici che custodiscono la memoria collettiva

R.M.

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