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La dieta degli elefanti nani della Sicilia? Erba e piante abrasive

Una nuova ricerca dell’Università di Padova e di Zaragoza svela le abitudini alimentari di due specie estinte del Pleistocene

La dieta degli elefanti nani della Sicilia? Erba e piante abrasive

Immagine di repertorio

Erano piccoli, ma affamati di erba. Una ricerca condotta dalle Università di Padova e di Zaragoza ha rivelato in dettaglio, per la prima volta, le abitudini alimentari di due specie estinte di elefanti nani vissuti in Sicilia nel Pleistocene Medio, tra 800.000 e 100.000 anni fa: il Palaeoloxodon falconeri, alto circa un metro, e il più grande Palaeoloxodon mnaidriensis.

Grazie all’analisi dell’usura dei denti fossili conservati nella sezione di Geologia e Paleontologia del Museo della Natura e dell’Uomo dell’Università di Padova, i paleontologi hanno potuto ricostruire la dieta di questi animali preistorici. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista «Papers in Palaeontology» con il titolo “Feeding strategies of the Pleistocene insular dwarf elephants Palaeoloxodon falconeri and Palaeoloxodon mnaidriensis from Sicily (Italy)”.

Pascolatori con i denti consumati

L’indagine si è concentrata sulle microusure dentarie: minuscoli graffi e segni lasciati sugli smalti dei molari dal contatto continuo con il cibo. I risultati sono chiari: entrambi gli elefanti erano pascolatori, e la loro dieta era dominata da materiale erbaceo abrasivo, probabilmente composto da graminacee e piante dure, tipiche degli ambienti aperti e secchi dell’epoca.

Non si trattava solo di un’alimentazione occasionale, ma di uno stile alimentare costante, che ha lasciato tracce evidenti nella struttura dentale. In particolare, i segni riscontrati su Palaeoloxodon mnaidriensis mostrano un’usura più intensa, coerente con una dieta ancor più ricca di piante abrasive.

L’importanza della paleodieta

Lo studio fornisce nuovi elementi non solo sulla biologia di queste specie, ma anche sulla dinamica ecologica delle isole del Mediterraneo durante il Pleistocene. Le dimensioni ridotte degli elefanti nani (un classico caso di “nanismo insulare”) erano già note, ma questa ricerca aggiunge un tassello fondamentale: la comprensione di come questi animali si siano adattati alle risorse disponibili in un ambiente insulare isolato e povero di competitori.

La ricerca rappresenta anche un punto di riferimento per futuri studi su altre specie insulari estinte e sull’impatto delle 

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