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Provincia di Venezia sempre più a trazione turistica: buoni segnali per manifattura e costruzioni

Tutti i dettagli con l’indagine Cisl

Provincia di Venezia sempre più a trazione turistica: buoni segnali per manifattura e costruzioni

Marco De Favari, referente del mercato del lavoro della Cisl

La provincia di Venezia si conferma sempre più orientata verso il turismo, ma i settori tradizionali come la manifattura e le costruzioni mostrano timidi segnali di recupero. Tuttavia, la presenza di contratti stagionali resta un fattore determinante, influenzando in modo significativo l’andamento del mercato del lavoro. È quanto emerge da un’analisi dell’Ufficio Studi della Cisl Venezia, che ha studiato l'evoluzione dei saldi occupazionali dal 2008, anno della crisi Lehman Brothers, fino ai giorni nostri.

I dati mostrano come il turismo, in particolare la ricettività e la ristorazione, abbia registrato una ripresa costante dopo la crisi del debito sovrano del 2011, raggiungendo i 8.185 posti di lavoro nel 2024 grazie al boom post-pandemia. Il commercio, secondo settore per occupazione, ha visto un aumento netto di 7.670 posti, mentre l’agricoltura è riuscita a crescere, passando da un saldo occupazionale di 175 unità nel 2008 a 2.115 nel 2023.

Nonostante queste performance positive, il settore manifatturiero ha subito una contrazione, soprattutto tra il 2014 e il 2015. Tuttavia, in seguito alla crisi post-COVID, le perdite sono risultate meno marcate rispetto ai picchi negativi del passato, suggerendo un possibile punto di svolta. Le costruzioni, pur beneficiando dell’impulso del Bonus 110, non sono ancora tornate ai livelli pre-crisi, con i saldi occupazionali che rimangono inferiori a quelli del 2008.

Il mercato del lavoro è influenzato anche dalla presenza di contratti stagionali, che condizionano fortemente l’occupazione nei periodi di alta stagione, come quello turistico. Secondo Marco De Favari, referente del mercato del lavoro della Cisl Venezia, il calo dei contratti a tempo indeterminato e apprendistato tra il primo semestre del 2024 e quello del 2025, vicino al 9%, riflette l’incertezza derivante dal contesto economico internazionale e dalle difficoltà legate ai dazi americani.

Michele Zanocco, Segretario Generale della Cisl Venezia, sottolinea la necessità di diversificare l’economia della provincia, che oggi rischia di rimanere troppo dipendente dal turismo. "Non possiamo vivere di solo turismo", afferma Zanocco, che evidenzia come la provincia di Venezia debba concentrarsi su due direttrici principali per favorire una crescita economica sostenibile: allungare la stagionalità del settore turistico e potenziare le attività economiche nei periodi di bassa stagione, e sostenere i settori industriali e delle costruzioni con piani di sviluppo mirati.

Secondo Zanocco, "è fondamentale che il territorio sviluppi politiche che incoraggino l'occupazione stabile, puntando su settori strategici come la ricerca, l’industria e le costruzioni. Solo così la provincia di Venezia potrà superare l’attuale modello economico e garantirsi un futuro occupazionale solido e variegato".

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