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Attualità
23.09.2025 - 18:26
Foto di repertorio
Il Veneto, con la sua straordinaria varietà di paesaggi, che spaziano dalle Alpi alle colline, offre un habitat ideale per numerosi tipi di funghi. La stagione della raccolta, che va da fine estate all’autunno, è attesa con impazienza da escursionisti e appassionati di micologia, che si avventurano tra boschi e sentieri alla ricerca di questi frutti misteriosi e prelibati della terra.
Ma quali sono i funghi più caratteristici della regione? E perché la micologia veneta rappresenta una risorsa così importante sia dal punto di vista gastronomico che ecologico? Scopriamolo insieme.
Il porcino è, senza dubbio, il re dei funghi in Veneto. La sua carne soda e il sapore intenso lo rendono uno dei funghi più pregiati, molto apprezzato nella cucina regionale, dove viene utilizzato in risotti, sughi e piatti di carne. Nelle zone montuose delle Dolomiti, come in quelle del Parco delle Dolomiti Bellunesi o nei Colli Euganei, il porcino cresce spontaneamente sotto abeti, faggi e querce. La raccolta del porcino è sempre un evento, e i micologi locali lo considerano una vera e propria prelibatezza.
Perché è speciale: La sua consistenza carnosa e il sapore unico ne fanno un ingrediente perfetto per piatti ricchi e saporiti. Il porcino è anche un fungo molto versatile, che può essere essiccato per conservarlo e utilizzato durante tutto l’anno.
Conosciuto anche come gallinaccio o chanterelle, il finferlo è un fungo che si distingue per la sua forma a imbuto e il colore giallo intenso. È molto comune nei boschi di conifere e latifoglie delle zone montane venete, in particolare nelle valli del Bellunese e nelle zone collinari dell’Altopiano di Asiago. Il finferlo è apprezzato per il suo sapore delicato e la sua consistenza croccante, che lo rende perfetto per zuppe, salse o anche semplicemente saltato in padella con aglio e prezzemolo.
Perché è speciale: Il finferlo è molto ricercato non solo per il suo sapore delicato, ma anche per la sua facilità di riconoscimento, che lo rende un fungo ideale per chi si avvicina alla micologia per la prima volta.
Il chiodino è un fungo che cresce su ceppi e tronchi di alberi caduti, spesso in gruppi densi. Si trova soprattutto nei boschi di latifoglie e conifere del Veneto, ed è caratterizzato da un cappello di colore giallo-oro e da una consistenza carnosa. Anche se il chiodino non è tra i funghi più pregiati, è comunque un ingrediente molto usato nelle preparazioni casalinghe, grazie al suo gusto leggermente dolce e alla sua versatilità in cucina.
Perché è speciale: Pur non essendo considerato un fungo di alta classe gastronomica, il chiodino è un fungo abbondante e facilmente reperibile, che cresce in grandi quantità, rendendolo un’ottima scelta per chi cerca un raccolto ricco e abbondante.
Questo fungo ha un cappello che varia dal giallo al verde, con un gambo che diventa bianco man mano che cresce. Pur essendo presente in diverse zone del Veneto, il galletto è più comune in aree montane e boschive, come le valli feltrine e le montagne dell’Altopiano di Asiago. È un fungo molto ricercato, sia per il suo sapore che per la sua rarità. Tuttavia, è importante prestare attenzione, poiché una preparazione scorretta di questo fungo può causare effetti collaterali.
Perché è speciale: Il galletto è noto per il suo sapore forte e deciso, che lo rende ideale per piatti ricchi e robusti. È un fungo che si presta molto bene ad essere grigliato o saltato in padella.
La pioppina è un fungo che cresce solitamente su tronchi di pioppo, e per questo motivo è particolarmente diffuso nelle zone pianeggianti e collinari del Veneto. Ha un cappello di colore marrone chiaro e un gambo sottile e compatto. La pioppina è molto apprezzata in cucina per il suo sapore delicato e la consistenza morbida, che la rende ideale per essere utilizzata in risotti, minestre o come contorno.
Perché è speciale: È uno dei funghi più versatili, che si adatta bene a molte preparazioni, dal risotto ai piatti vegetariani.
Il Veneto è una terra ricca di tradizioni gastronomiche, e i funghi vi occupano un posto di rilievo. Le ricette tipiche della regione, come i risotti ai funghi, i tagliolini con porcini, o la polenta con finferli, sono piatti che mettono in risalto la qualità e la varietà dei funghi locali.
Ogni anno, durante la stagione della raccolta, molte località venete organizzano sagre e fiere dedicate ai funghi, dove è possibile acquistare i funghi freschi, partecipare a degustazioni e imparare i segreti della micologia. Una delle manifestazioni più celebri è la "Sagra del Fungo" di Asiago, che celebra la raccolta dei funghi e le tradizioni gastronomiche del territorio.
Sebbene la raccolta dei funghi sia un'attività affascinante e gratificante, è fondamentale farlo con attenzione. I funghi, infatti, sono una risorsa naturale delicata e, se non raccolti correttamente, possono essere dannosi per l’ambiente e per la salute.
È importante:
Riconoscere correttamente i funghi ed evitare quelli che possono sembrare simili a varietà tossiche.
Utilizzare un cestino di paglia o vimini, in modo che i funghi possano "respirare" e non si deteriorino.
Rispettare le leggi locali sulla raccolta, che possono prevedere limiti sul numero di funghi raccolti o sulle specie protette.
Consultare sempre un esperto micologo se non si è sicuri dell’identificazione di un fungo.
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