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Veneto in bilico: le strade più pericolose tra incidenti e insidie

Un’analisi delle varie arterie dove la prudenza non è mai troppa

Veneto in bilico: le strade più pericolose tra incidenti e insidie

Foto di repertorio

Viaggiare sulle strade del Veneto è una realtà quotidiana per milioni di persone, ma non tutte le vie sono uguali in termini di sicurezza. Tra traffico intenso, condizioni meteorologiche variabili e tratti particolarmente insidiosi, alcune strade della regione si confermano come le più pericolose, teatro frequente di incidenti che spesso si trasformano in tragedie.

Secondo gli ultimi dati forniti dalla Polizia Stradale e dalle autorità regionali, diversi tratti viari del Veneto evidenziano un tasso di incidentalità molto superiore alla media nazionale, mettendo a rischio automobilisti, motociclisti e pedoni.

Al primo posto tra le strade più critiche figura la SS47 della Valsugana, arteria fondamentale che collega Trento a Padova. Il tracciato è caratterizzato da numerose curve strette, cambi di pendenza e una carreggiata spesso ristretta, fattori che, combinati con la scarsa illuminazione in alcuni punti, rendono la guida particolarmente impegnativa. Negli ultimi cinque anni si sono registrati diversi incidenti gravi, molti dei quali causati da velocità eccessiva e condizioni climatiche avverse.

La SP11 in provincia di Verona, meglio conosciuta come la “Strada del Brennero” nel tratto verso la Valpolicella, è un altro punto caldo. L’intenso traffico di mezzi pesanti, unito a strettoie e tratti con scarsa visibilità, alimenta una media di sinistri preoccupante, soprattutto durante i mesi invernali.

Non meno insidiosa è la SS434 Transpolesana, che collega Rovigo a Verona e Padova. Questo asse viario, molto trafficato, vede spesso tamponamenti a catena e scontri frontali, spesso dovuti a distrazioni e a sorpassi azzardati su una strada a doppio senso priva di adeguate barriere di sicurezza.

Tra le strade urbane, spicca la Tangenziale di Mestre, snodo cruciale per chi entra o esce da Venezia e la sua area metropolitana. Il congestionamento e le frequenti code generano frustrazione negli automobilisti, con conseguenti manovre rischiose e una casistica elevata di incidenti, specialmente nelle ore di punta.

Le cause alla base di queste criticità sono molteplici: dalla necessità di interventi infrastrutturali più mirati alla guida spesso imprudente e non rispettosa dei limiti di velocità, senza dimenticare la scarsa manutenzione in alcuni tratti e la carenza di sistemi di sicurezza moderni come guardrail, segnaletica luminosa e sensori meteo.

Le istituzioni locali, pur avendo avviato alcuni progetti di riqualificazione e sensibilizzazione, devono accelerare sul fronte della prevenzione, puntando su educazione stradale, controlli più rigorosi e un piano di investimenti per ammodernare la rete viaria.

Per chi si muove in Veneto, il consiglio resta uno solo: prudenza e rispetto delle regole sono l’unico modo per ridurre il rischio e viaggiare in sicurezza sulle strade più insidiose della regione.

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