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Contrasto alla povertà

La Regione Veneto conferma 6 milioni di euro per il Reddito di Inclusione Attiva nel 2026

L’assessore Lanzarin annuncia la nuova programmazione sociale: oltre al sostegno economico, attenzione a casa, salute e istruzione

L'assessore alla Sanità e al Sociale Manuela Lanzarin

L'assessore alla Sanità e al Sociale Manuela Lanzarin

La Giunta regionale del Veneto ha dato il via libera al nuovo piano di interventi per il contrasto alla povertà, che dal 2026 potrà contare su uno stanziamento di 6 milioni di euro destinati al Reddito di Inclusione Attiva (Ria). Il provvedimento, proposto dall’assessore alla Sanità e al Sociale Manuela Lanzarin, rinnova un impegno ormai consolidato e giunto alla dodicesima edizione.

Il Ria, che si articola in più forme – dal sostegno economico all’aiuto per trovare casa, fino ai progetti per contrastare la povertà minorile – verrà gestito dagli Ambiti Territoriali Sociali, in collaborazione con Ulss, cooperative, associazioni di volontariato ed enti locali.

«La povertà non è solo questione di reddito – ha spiegato Lanzarin – ma una condizione complessa che tocca casa, salute, istruzione e relazioni. Per questo serve un approccio integrato, capace di accompagnare le persone in difficoltà verso il recupero dell’autonomia, sociale e lavorativa».

La nuova programmazione è frutto di un confronto con una rete ampia di realtà venete: Veneto Lavoro, gli Ambiti sociali, le Ulss, la cooperazione sociale, l’Alleanza contro la povertà, i Centri di servizio per il volontariato e Anci Veneto. «Ringrazio tutte le realtà che hanno collaborato – ha aggiunto Lanzarin – perché questa rete ha già permesso al Veneto di distinguersi a livello nazionale, soprattutto nelle iniziative di inserimento lavorativo».

Accanto al Ria, la Regione ricorda i progetti già in corso, come il trasporto sociale Stacco, il Numero Verde antitratta, le iniziative contro la grave marginalità e i percorsi innovativi come Common Ground. Un sistema di interventi che, sottolinea la Regione, punta a rafforzare l’intero welfare veneto e a offrire risposte sempre più complete a chi vive situazioni di fragilità.

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