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Politiche industriali

Confindustria Veneto Est porta il cuore dell’industria regionale a Bruxelles per chiedere un piano urgente contro il declino

La Presidente Paola Carron lancia l’allarme sulle sfide del tessuto produttivo del Nord Est, puntando su energia, burocrazia e investimenti come leve indispensabili per mantenere competitività e posti di lavoro

Il Consiglio di Presidenza di Confindustria Veneto Est alla sede del Parlamento Europeo di Bruxelles

Il Consiglio di Presidenza di Confindustria Veneto Est alla sede del Parlamento Europeo di Bruxelles

Il 23 e 24 settembre Confindustria Veneto Est ha fatto tappa a Bruxelles per un incontro decisivo con gli eurodeputati della circoscrizione Nord Est, portando in prima linea le istanze delle imprese venete. L’appuntamento, ospitato tra il Parlamento Europeo, Ca’ Veneto e la sede della Delegazione Confindustria, ha visto la partecipazione della Presidente Paola Carron, insieme a funzionari europei e rappresentanti della Regione del Veneto.

Durante le sessioni, Carron ha ribadito la necessità di riportare l’industria al centro della politica europea. «Il Veneto è la terza regione manifatturiera d’Italia e la sesta in Europa – ha spiegato – con un export superiore a quello di interi Stati dell’Unione. Per questo serve un cambio di rotta immediato, con politiche che sostengano innovazione, filiere locali e competitività».

Al centro del confronto, temi come i costi dell’energia, la semplificazione burocratica, l’apertura di nuovi mercati e un sostegno concreto agli investimenti. Carron ha sottolineato come le norme europee incidano per oltre il 70% sulle aziende locali, mentre quasi il 60% dell’export veneto resta destinato all’UE. «Se l’Europa non agisce subito – ha avvertito – rischiamo di trasformarci in un mercato passivo, dipendente da Usa, Cina e India».

Il Consiglio di Presidenza di Confindustria Veneto Est ha quindi presentato numerosi dossier europei, dalle politiche energetiche e ambientali alla coesione territoriale, passando per la sostenibilità e il quadro finanziario pluriennale 2027-2034. Obiettivo dichiarato: far sentire la voce del Nord Est produttivo, con particolare attenzione a Padova, Treviso, Venezia e Rovigo, territori chiave per il manifatturiero italiano.

Tra gli ospiti anche funzionari della Commissione europea e della Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Ue, oltre a dirigenti regionali come Carlo Clini, direttore della sede veneta a Bruxelles. L’incontro ha confermato la necessità di un dialogo diretto tra istituzioni europee e territori produttivi per garantire un futuro di sviluppo e occupazione, con il Veneto ancora protagonista della crescita industriale italiana.

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