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Emergenza Cinghiali: Coldiretti incontra il Coordinatore delle Polizie Provinciali del Veneto Oscar Da Rold

Coldiretti chiede un’accelerazione sugli abbattimenti per proteggere agricoltura, ambiente e sicurezza pubblica

Emergenza Cinghiali: Coldiretti incontra il Coordinatore delle Polizie Provinciali del Veneto Oscar Da Rold

Foto di repertorio

L’emergenza cinghiali è ormai fuori controllo e ha superato ogni soglia di tollerabilità per l’agricoltura, la sicurezza pubblica e l’ambiente. È quanto emerso dall'incontro di ieri tra la Giunta di Coldiretti Veneto e il Coordinatore delle Polizie Provinciali del Veneto, Oscar Da Rold, che ha avuto come tema centrale la gestione della fauna selvatica, in particolare dei cinghiali, in tutto il territorio veneto.

Carlo Salvan, Presidente di Coldiretti Veneto, ha ribadito l’urgenza di interventi concreti e tempestivi: «Le misure regionali vanno nella giusta direzione, ma è fondamentale accelerare la loro attuazione. Solo con azioni tempestive possiamo salvaguardare le nostre campagne, la sicurezza dei cittadini e preservare gli ecosistemi locali.»

Nel corso dell’incontro, è stato ricordato che i danni causati dai cinghiali, in particolare nei Colli Euganei, sono ormai insostenibili. Roberto Lorin, Presidente di Coldiretti Padova, ha sottolineato come le devastazioni nei campi e nei vigneti, nonché le problematiche legate alle frane causate dai cinghiali, stiano compromettendo seriamente le attività agricole e la biodiversità. «Il problema è urgente e le segnalazioni sono sempre più allarmate. I lavoratori agricoli rischiano di veder vanificato ogni sforzo a causa della distruzione provocata dalla fauna selvatica», ha affermato Lorin.

Numeri e risultati concreti

Nel periodo tra giugno 2024 e maggio 2025, nel Parco Colli Euganei, sono stati abbattuti 1.597 cinghiali, con un incremento del 39% rispetto all’anno precedente. Coldiretti ha chiesto che il piano di abbattimenti venga intensificato ulteriormente per rispondere alle esigenze degli agricoltori, aumentando il numero dei prelievi annuali da 7.625 a 11.000.

Il Piano Regionale per il Controllo dei Cinghiali

Il Piano, promosso dalla Regione Veneto, prevede anche l’ampliamento del numero di soggetti autorizzati a partecipare al prelievo, tra cui selecontrollori, forze dell’ordine e cacciatori abilitati. Inoltre, sono stati introdotti nuovi strumenti tecnologici come ottiche termiche, visori notturni e telemetri laser, già distribuiti sul territorio, per garantire interventi più efficaci e tempestivi.

Salvan ha espresso soddisfazione per i primi segnali positivi, tra cui un aumento del 15% nei prelievi rispetto all’anno scorso, ma ha ribadito che c’è ancora molto lavoro da fare per risolvere definitivamente il problema.

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