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Falò tradizionali sotto controllo: la Regione Veneto stabilisce nuove regole per proteggere l’aria

Tra superamenti di polveri sottili e rischio sanzioni europee, Palazzo Balbi introduce limiti e prescrizioni per fuochi all’aperto e rievocazioni storiche

Foto di repertorio

Foto di repertorio

Le antiche fiammate dei falò veneti, simbolo di feste e rievocazioni popolari, dovranno fare i conti con nuove regole per la qualità dell’aria. La Direzione Ambiente della Regione Veneto ha diffuso una nota chiarificatrice, sottolineando come l’obiettivo sia conciliare il rispetto delle tradizioni con la tutela della salute dei cittadini.

Secondo la Regione, le combustioni all’aperto di legna e altri materiali organici rappresentano un problema serio per le emissioni di polveri sottili (PM10 e PM2,5) e di sostanze nocive come il benzo(a)pirene. Proprio il Veneto, secondo i dati raccolti dalle centraline, registra valori di queste sostanze superiori alla media nazionale, con il rischio di procedure di infrazione da parte dell’Unione Europea.

Per questo, gli eventi con falò e fuochi d’artificio saranno regolati più severamente: nel periodo tra 1° ottobre e 30 aprile ogni Comune potrà autorizzare al massimo due giornate di accensione per ciascuna festa tradizionale. L’uso della legna deve essere stagionata e vietato l’impiego di materiali verdi freschi, plastica, tessuti o imballaggi.

La normativa regionale si inserisce in un quadro più ampio, che comprende l’Accordo di Bacino Padano e recenti provvedimenti nazionali, tutti mirati a ridurre l’impatto delle combustioni e a rispettare i limiti europei sulla qualità dell’aria. La legge del 7 ottobre 2024, inoltre, riconosce l’importanza delle rievocazioni storiche, escludendo questi fuochi dalle regole sui rifiuti e lasciando alle Regioni il compito di stabilire limiti e modalità.

Così, a Vicenza come a Treviso, passando per le valli del Bellunese, gli antichi falò non spariranno, ma dovranno ardere secondo regole precise, per proteggere sia le tradizioni sia l’aria che respiriamo.

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