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Incontro istituzionale

Manildo incontra Confindustria Veneto: energia, formazione e politiche per i giovani al centro del dialogo istituzionale

Il candidato presidente del centrosinistra presenta proposte per casa, transizione energetica e contrasto alla fuga di cervelli, sottolineando l’urgenza di una visione strategica per il futuro della Regione

Giovanni Manildo, candidato presidente del centrosinistra

Giovanni Manildo, candidato presidente del centrosinistra

«Il documento presentato da Confindustria Veneto è un contributo serio, lucido e costruttivo». Così Giovanni Manildo, candidato presidente del centrosinistra, commenta il Position Paper lanciato dagli industriali in vista del voto regionale. «Non solo individua priorità condivisibili, ma pone domande esigenti alla politica. Oggi il Veneto ha bisogno di visione, coraggio e di un confronto vero sulle grandi trasformazioni in corso».

Secondo Manildo, molti dei temi sollevati dagli imprenditori – dalla formazione alle politiche per i giovani, dal costo dell’energia all’innovazione sostenibile fino alla questione della casa – sono già al centro del suo programma. «La qualità della vita è diventata decisiva per la competitività: le imprese crescono dove le persone stanno bene, e viceversa», osserva il candidato.

Manildo sottolinea come il contesto attuale sia inedito. «Tutte le associazioni di categoria, da Confindustria a Confartigianato e CNA, chiedono risposte chiare, denunciando i limiti delle attuali politiche regionali. Gli imprenditori mi dicono di non aver più avuto rapporti diretti con gli amministratori regionali dopo l’ultima campagna elettorale».

Tra le proposte concrete, il candidato indica un patto regionale per la formazione tecnica e universitaria che colleghi territori, distretti produttivi e sistema dell’istruzione, un piano casa per agevolare lavoratori e famiglie e un fondo regionale per sostenere la transizione energetica delle PMI. Prevista anche l’adozione di politiche attive per trattenere i giovani talenti e attrarre nuova manodopera, inclusi lavoratori stranieri.

Manildo critica infine l’operato della destra: «Chi governa il Veneto da trent’anni ha preferito amministrare l’esistente, senza visione né proposte. Il centrodestra ha trasformato la Regione in una pedina del risiko nazionale, bloccando ogni confronto sui temi cruciali».

«Il nostro impegno – conclude – è aprire una stagione nuova di dialogo con il mondo produttivo, con strumenti stabili e condivisione delle scelte, per costruire un Veneto più forte, più giusto e più competitivo».

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