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Economia regionale

Dopo anni dietro a Lombardia ed Emilia Romagna, il Veneto torna in prima linea nella spinta economica

Secondo le previsioni di Prometeia, nel 2025 il Pil veneto crescerà quasi dell’1 per cento, riportando la regione al ruolo di locomotiva d’Italia

Foto di repertorio

Foto di repertorio

Dopo alcuni anni in cui Lombardia ed Emilia Romagna hanno guidato la classifica nazionale, il Veneto è pronto a riprendere il primo posto nella crescita economica. Secondo le ultime stime presentate da Prometeia, nel 2025 la regione dovrebbe registrare un incremento del Pil dello 0,97 per cento rispetto al 2024, con il valore nominale destinato a superare i 205 miliardi di euro. Subito dopo, tra le regioni più dinamiche, si collocano le Marche (+0,81 per cento) e il Trentino Alto Adige (+0,78), mentre Lombardia ed Emilia Romagna si fermano entrambe al +0,77.

L’Ufficio studi della CGIA osserva che, se confermate, queste previsioni rappresenterebbero una significativa iniezione di fiducia, pur restando una crescita contenuta. Il contesto internazionale rimane tuttavia incerto: le tensioni geopolitiche e possibili rallentamenti nel commercio mondiale potrebbero influenzare negativamente le regioni a forte vocazione export come il Veneto.

A livello nazionale, l’Italia mostra segnali di miglioramento rispetto alla Francia, che attraversa una fase di crisi politica ed economica. Il Paese supera la Francia in termini di crescita del Pil pro capite, consumi e investimenti, pur rimanendo leggermente più virtuoso anche sul fronte del carico fiscale, con un prelievo pari al 45,2 per cento del Pil in Francia.

Dati recenti evidenziano inoltre come l’Italia abbia registrato una ripresa significativa dopo la pandemia, con un aumento del Pil reale tra il 2019 e il 2024 pari al 5,8 per cento, seconda solo alla Spagna (+6,8 per cento) tra i principali paesi europei. Il Veneto, però, dovrà affrontare le sfide poste dalla contrazione dell’export verso Germania e Francia, principali mercati di destinazione dei prodotti regionali, dove lo scorso anno si sono già registrate diminuzioni significative.

Nonostante le incertezze, il quadro complessivo lascia intravedere per il Veneto un ritorno alla centralità economica, con un ruolo strategico per le esportazioni e per la crescita del Pil nazionale.

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