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Musica e memoria

Padova celebra Guido Alberto Fano con tre concerti e una conferenza al Conservatorio “Pollini”

Una rassegna che intreccia esecuzioni dal vivo e approfondimenti storici sulla rinascita strumentale italiana del Novecento

Massimiliano Ferrati - ph. Diego Zanetti

Massimiliano Ferrati - ph. Diego Zanetti

Si conclude a Padova, dove tutto ebbe inizio, l’anno di celebrazioni dedicato a Guido Alberto Fano (1875-1961), pianista, compositore e direttore d’orchestra che dalla città del Santo partì per affermarsi come una delle voci più raffinate della musica italiana del primo Novecento. Il Conservatorio “Cesare Pollini”, in collaborazione con l’Archivio Guido Alberto Fano di Venezia e la Fondazione Musicale Omizzolo Peruzzi di Padova, dedica al musicista una rassegna dal titolo eloquente: “Oltre l’opera, la rinascita strumentale. Guido Alberto Fano e il Novecento storico italiano”.

Il calendario prevede tre appuntamenti all’Auditorium Pollini e una conferenza a cura di Vitale Fano, nipote del compositore e stimato musicologo. Si parte venerdì 3 ottobre alle 20.30 con un programma che accosta Fano a Riccardo Zandonai e Alfredo Casella, eseguito dai docenti Myriam Dal Don (violino), Carlo Teodoro (violoncello) e Alberto Boischio (pianoforte).

Sabato 11 ottobre alle 18.00 toccherà invece a pagine di Fano, Mario Castelnuovo-Tedesco e Silvio Omizzolo, interpretate da Damiano Scarpa e dai professori del Conservatorio Pierluigi Piran, Eros Roselli e Alberto La Rocca.

Gran finale sabato 18 ottobre, con un’introduzione di Vitale Fano alle 16.30 e, a seguire, un concerto che vede in scena il pianista Massimiliano Ferrati e l’Ensemble Mark Rothko. In programma il celebre Quintetto di Schumann e il Quintetto in do maggiore di Guido Alberto Fano, una delle sue opere più rappresentative. Tutti gli eventi sono a ingresso libero fino a esaurimento dei posti.

La rassegna si inserisce nel percorso celebrativo iniziato a febbraio a New York e proseguito nei principali teatri e centri culturali italiani, da Venezia a Napoli, da Milano a Bologna. Un viaggio che ora torna a Padova, città dove il giovane Fano mosse i primi passi grazie agli insegnamenti di Vittorio Orefice e Cesare Pollini, suo maestro e primo estimatore.

A novembre, infine, saranno protagonisti gli studenti del Conservatorio, con un concerto ospitato a Palazzo Sambonifacio, sede della Fondazione Musicale Omizzolo Peruzzi, per chiudere idealmente l’anno dedicato a un grande interprete della rinascita strumentale italiana.

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