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L'acqua termale
30.09.2025 - 11:22
Foto di repertorio
Potrebbe sgorgare direttamente dalle sorgenti termali dei Colli Euganei una nuova alleata nella prevenzione delle infezioni respiratorie virali. Secondo un nuovo studio dell’Università di Padova, pubblicato sulla rivista scientifica Biomedicine, le acque salsobromoiodiche dell’area euganea sono in grado di ridurre significativamente l’infiammazione indotta dalla proteina Spike del SARS-CoV-2.
La ricerca, intitolata “Thermal Water Reduces the Inflammatory Process Induced by the SARS-CoV-2 Spike Protein in Human Airway Epithelial Cells In Vitro”, è frutto di un lavoro multidisciplinare durato oltre due anni. Hanno partecipato studiosi dei Dipartimenti di Neuroscienze e di Scienze Chirurgiche, Oncologiche e Gastroenterologiche dell’Università di Padova, insieme al Centro Studi Termali Pietro d’Abano, con il supporto della Fondazione CARIPARO, Federalberghi Terme Abano Montegrotto e Comune di Abano Terme.
Come spiegano gli autori, tra cui il prof. Stefano Masiero, il trattamento con acqua termale, in un ambiente di laboratorio, ha mostrato una diminuzione significativa delle citochine infiammatorie – responsabili dei danni nei polmoni e nelle vie aeree nei casi gravi di Covid – e una modulazione dell’attività del recettore ACE2, punto d’ingresso del virus nelle cellule umane.
«Sebbene i risultati siano preliminari e ottenuti in vitro, aprono la strada a nuove applicazioni terapeutiche – commenta Masiero –. In particolare, rafforzano l’ipotesi che i trattamenti inalatori termali possano avere un effetto protettivo sulle mucose respiratorie».
Durante la pandemia da Covid-19, molti avevano evitato i centri termali per timore del contagio. Ora, però, l’evidenza scientifica suggerisce che le terme potrebbero rivelarsi non solo sicure, ma anche utili. Lo sottolinea Fabrizio Caldara, direttore scientifico del Centro Studi Termali e coautore della ricerca:
«L’acqua termale salso-bromo-iodica si dimostra efficace nel contenere l’infiammazione e nel rafforzare le difese delle mucose respiratorie. Questo potrebbe limitare il legame del virus alle cellule. Naturalmente servono ulteriori conferme cliniche, ma il potenziale è reale».
Oltre ai possibili benefici terapeutici, lo studio mette in luce anche l’importanza dei centri termali come luoghi di prevenzione e benessere, grazie a strutture ricettive che, durante e dopo l’emergenza sanitaria, hanno adottato rigorosi protocolli di sicurezza in collaborazione con il Centro Studi Termali.
Creato nel 1981 dalle Associazioni Albergatori di Abano, Montegrotto e Battaglia Terme, il Centro Studi Termali Pietro d’Abano prosegue oggi la sua missione nella ricerca scientifica e nella promozione del termalismo medico come risorsa integrata per la salute.
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