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Beatrice Venezi rinvia la sua partecipazione al Festival delle Idee: appuntamento spostato a gennaio 2026

La direttrice d’orchestra annulla la presenza all’evento di Mestre. “Non voglio che un prato fiorito di idee si trasformi in un’arena di polemiche sterili”

Beatrice Venezi rinvia la sua partecipazione al Festival delle Idee: appuntamento spostato a gennaio 2026

Foto di repertorio

La presenza di Beatrice Venezi al Festival delle Idee prevista per domani, 2 ottobre, ore 20:00 presso il Museo M9 di Mestre è stata ufficialmente rinviata a gennaio 2026. A comunicarlo è l’organizzazione dell’evento, che ha ricevuto dalla musicista una lunga e riflessiva lettera indirizzata alla direttrice del Festival, Marilisa Capuano.

La celebre pianista e direttrice d’orchestra, inserita da mesi nel programma della settima edizione del Festival, spiega le motivazioni della sua decisione con toni garbati ma decisi, richiamando un momento particolarmente delicato della sua carriera e il clima creato intorno alla sua recente nomina.

“Una scelta dettata dal rispetto per le Istituzioni e per la musica”

«Avevo accettato con gioia l’invito per parlare di musica come fondamento della civiltà del Bello, del Giusto e del Vero. Ma si sono sovrapposti eventi importanti e delicati, come la mia nomina a direttore musicale di una delle Fondazioni Liriche più importanti d’Italia, un grande onore ma anche una grande responsabilità.»

Pur non entrando nel merito delle polemiche che hanno accompagnato l’annuncio del nuovo incarico, la direttrice d’orchestra precisa di non voler alimentare ulteriori controversie: «In questo momento sarebbe sbagliato che una parola mal interpretata diventasse pretesto per nuove polemiche. Ho troppo rispetto per le Istituzioni e per le persone coinvolte — tra cui ringrazio il Sovrintendente Colabianchi, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e il presidente del Veneto Luca Zaia

“Il Festival merita serenità, non polemiche”

Nel cuore del messaggio, Venezi sottolinea il desiderio di non compromettere lo spirito del Festival, da lei definito «un prato fiorito di idee costruttive», che non dovrebbe trasformarsi «in una polverosa arena della sterile polemica».

L'appuntamento è solo rimandato

La conclusione è un saluto affettuoso e una promessa: «Chiedo venia a tutti. Chiunque mi conosca sa quanto sono dispiaciuta. L’incontro con gli amici di Mestre ci sarà, presto, e con la serenità e la serietà che si addicono alla musica e alla buona educazione.»

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