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Attualità
04.10.2025 - 08:47
Foto di repertorio
Il Veneto scala la classifica delle regioni europee più competitive, segnando numeri da record sul piano economico e occupazionale. È quanto emerge da uno studio commissionato da Veneto Lavoro alla CGIA di Mestre, che ha confrontato il Veneto con aree italiane ed europee omologhe per struttura demografica e produttiva.
Nel periodo 2019-2023, il PIL veneto è cresciuto del 18,7%, mentre il PIL pro capite è aumentato del 23,7%, secondo miglior risultato in Europa dopo il Brabante Nord. Performance migliori persino rispetto a regioni tedesche trainanti come Stoccarda o l’Alta Baviera, ferme sotto il 15%. Questo slancio ha permesso al Veneto di guadagnare dieci posizioni nella classifica europea delle regioni NUTS-2, al pari della Lombardia e davanti all’Emilia-Romagna.
Oltre al PIL, brillano anche gli indicatori del mercato del lavoro:
La fotografia restituisce l’immagine di un territorio stabile, produttivo e resiliente, in particolare grazie alla tenuta del settore manifatturiero, che rimane uno dei principali motori dell’economia veneta.
Accanto a questi segnali positivi, lo studio mette in luce un dato critico e crescente: il calo demografico. Dal 2019 al 2024 la popolazione residente è diminuita dello 0,7%. Ancora più allarmante il dato sull’invecchiamento:
Un quadro che, a lungo termine, rischia di compromettere la disponibilità di forza lavoro e di frenare le dinamiche di sviluppo, rendendo indispensabili politiche attive per l’occupazione giovanile, l’immigrazione qualificata e la natalità.
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