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Trebaseleghe, consiglio comunale tra critiche e dubbi sul futuro: la Lista Civica punta il dito su DUP e volontariato

Il Documento Unico di Programmazione 2026-2028 presenta lacune e imprecisioni, mentre il nuovo regolamento sul volontariato solleva preoccupazioni sulla gestione di dati sensibili

Trebaseleghe, consiglio comunale tra critiche e dubbi sul futuro: la Lista Civica punta il dito su DUP e volontariato

Foto di repertorio

Lunedì 29 settembre si è svolto un lungo e articolato consiglio comunale a Trebaseleghe, caratterizzato dall’approvazione di variazioni di bilancio, del nuovo Documento Unico di Programmazione (DUP) e di due regolamenti comunali. A finire sotto la lente d’ingrandimento della Lista Civica “Trebaseleghe Che Vogliamo” sono stati proprio il DUP e il regolamento sugli istituti di sussidiarietà orizzontale.

Il DUP, strumento strategico fondamentale per pianificare le azioni dell’amministrazione, è stato giudicato dalla minoranzaavvilente” per via di errori contabili, riferimenti superati a emergenze ormai datate e soprattutto per la mancata inclusione di interventi annunciati da tempo, come il parcheggio autobus vicino alla stazione ferroviaria. L’impressione è quella di un documento redatto con superficialità e senza la dovuta attenzione, quasi una pratica da sbrigare in fretta.

Non meno critiche sono arrivate sull’approccio dell’amministrazione verso i temi della sicurezza idraulica del territorio, con l’assessore Mason che si è detto sorpreso di dover rispondere sui piani per prevenire gli allagamenti, ricordando che il Piano Acque è ancora da approvare. Una mancanza di risposte che, secondo la Lista Civica, lascia i cittadini senza certezze dopo i recenti eventi di maltempo.

Infine, il nuovo regolamento sul volontariato, pensato per favorire la partecipazione civica, ha sollevato forti perplessità per le funzioni a cui i volontari potranno essere destinati: dalla gestione finanziaria alla pianificazione urbanistica, fino alla tenuta dei registri anagrafici. La minoranza avverte gravi rischi di accesso improprio a dati sensibili e ha chiesto chiarimenti senza però ottenere risposte, tranne l’intervento polemico dell’assessore al bilancio Fardin.

Unica garanzia fornita dal Comune è la valutazione dell’“idoneità morale” dei volontari, un criterio che la Lista Civica definisce anacronistico e insufficiente a garantire la tutela delle informazioni riservate.

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