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Bando Stufe 2024, la Regione Veneto stanzia altri 890mila euro

L’assessore Bottacin: “Aiutiamo le famiglie e miglioriamo la qualità dell’aria"

Bando Stufe 2024, la Regione Veneto stanzia altri 890mila euro

Foto di repertorio

Con un nuovo stanziamento di 890mila euro, la Regione Veneto incrementa ulteriormente il bando stufe 2024, portando il totale delle risorse disponibili a 6,9 milioni di euro. L’obiettivo è ambizioso: finanziare tutte le richieste pervenute in modo corretto e incentivare la sostituzione degli impianti obsoleti, responsabili di buona parte dell’inquinamento atmosferico.

A dare l’annuncio è stato l’assessore regionale all’Ambiente, Gianpaolo Bottacin, che ha spiegato come questa nuova iniezione di fondi vada a completare la copertura della graduatoria completa degli aventi diritto.

“Dopo un avvio con 4 milioni e un primo incremento di 2 milioni – ha dichiarato Bottacin – abbiamo deciso questo ulteriore passo per non lasciare indietro nessuno e, soprattutto, per sostenere in modo concreto il miglioramento della qualità dell’aria nelle nostre città”.

Contributi fino al 100% per stufe moderne e pompe di calore

Il bando prevede contributi a fondo perduto destinati alla rottamazione di vecchie stufe e all’acquisto di nuovi impianti di riscaldamento più efficienti e meno inquinanti, come:

  • Stufe a biomassa legnosa (con potenza inferiore a 35 kW)

  • Pompe di calore elettriche (anch'esse entro i 35 kW)

I beneficiari possono sommare il contributo regionale a quello statale del Conto Termico, arrivando così a coprire fino al 100% delle spese sostenute per l’intervento.

Ancora aperto il bando 2025

L’assessore ha inoltre ricordato che è ancora attivo il bando per il 2025, che scadrà il 15 ottobre. Anche in questo caso, il fondo di partenza è stato fissato a 4 milioni di euro, ma l’amministrazione non esclude ulteriori incrementi in base al numero delle richieste.

Biomassa, ancora la principale fonte di PM10 in Veneto

I dati dell’ARPAV parlano chiaro: la combustione di legna rappresenta la principale fonte di PM10 e PM2,5 in Veneto, con percentuali rispettivamente del 65% e del 70%.

“Siamo consapevoli dell’impatto che il riscaldamento domestico ha sull’ambiente – ha sottolineato Bottacin – ma anche dei miglioramenti registrati negli ultimi anni, frutto delle molte iniziative intraprese. Questo bando è una delle leve strategiche per proseguire su questa strada”.

Una Regione che investe su ambiente e salute

Con il nuovo stanziamento, la Regione conferma il proprio impegno per una transizione energetica sostenibile, che passa anche da azioni concrete rivolte ai cittadini, incentivando comportamenti virtuosi e premiando chi sceglie soluzioni più rispettose dell’ambiente.

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