È il 2 ottobre, giornata in cui l’Italia celebra la Festa dei Nonni, dedicata a uomini e donne che, con il tempo, diventano figure fondamentali nella vita di nipoti e famiglie.
La ricorrenza, istituita ufficialmente con la legge n. 159 del 31 luglio 2005, è stata fissata in questa data perché coincide con la celebrazione cattolica degli Angeli Custodi: un legame simbolico che associa i nonni alla figura di “custodi” affettivi e morali.
Negli ultimi anni la festa ha assunto un valore sociale rilevante: i nonni, infatti, spesso portano con sé saggezza, sostegno quotidiano e presenza affettuosa, ma anche un contributo concreto nel caretaking dei nipoti, soprattutto nei nuclei familiari in cui entrambi i genitori lavorano.
Il fiore simbolo ufficiale della Festa dei Nonni è il “nontiscordardimé”, scelto come omaggio e promessa silenziosa: un invito a non dimenticare chi ha costruito legami preziosi.
L’occasione diventa oggi spunto per gesti d’affetto concreti: un fiore, un biglietto, una visita, un momento condiviso. Ma anche per riflettere: nonni e nonne sono pilastri delle famiglie e delle comunità, custodi di memorie e valori che attraversano le generazioni. In una società che corre, fermarsi per dirgli grazie — e farlo ogni giorno — è forse il miglior omaggio possibile.
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