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Castelfranco, nuovo deposito bus e linee urbane: tra opportunità e proteste

Inaugurato il polo logistico Mom da 4,4 milioni

Castelfranco, nuovo deposito bus e linee urbane: tra opportunità e proteste

Foto di repertorio

Castelfranco Veneto prova a ridisegnare il suo futuro nel segno della mobilità sostenibile. Ieri, 3 ottobre, è stato inaugurato il nuovo deposito autobus di Mom (Mobilità di Marca) in via delle Forche: un’infrastruttura da 22 mila m², capace di ospitare fino a 74 mezzi, alimentati non solo con gasolio, ma anche con gas naturale liquefatto (GNL). Un investimento strategico per una flotta sempre più green che però non è privo di contraccolpi.

Mentre le autorità celebrano il traguardo, a Borgo Pieve esplode la protesta. I residenti temono un ulteriore aumento del traffico – già pesantissimo – e chiedono misure immediate per tutelare la vivibilità del quartiere. Una petizione con 744 firme è stata consegnata al sindaco.

Il cuore della nuova mobilità

Il deposito rappresenta il secondo polo logistico Mom per importanza dopo quello di Treviso. Oltre a ospitare una flotta moderna, è dotato di un innovativo impianto GNL: un serbatoio da 60 mila litri e quattro erogatori, che consentono il rifornimento completo di un bus in soli cinque minuti, a fronte delle ore richieste dagli impianti tradizionali.

L’opera, dal valore complessivo di 4,4 milioni di euro (di cui 1,1 milioni finanziati dalla Regione), punta a supportare la transizione ecologica. Entro ottobre, Mom completerà la consegna di 30 nuovi autobus a metano e 51 diesel Euro 6, con altri 9 a metano attesi entro la fine del 2025.

Linee urbane e terminal in arrivo

Il nuovo deposito è solo il primo passo. Entro fine anno sarà completato anche il nuovo terminal bus presso il parcheggio nord della stazione ferroviaria, con piena operatività prevista per la primavera 2026. Da qui, l’amministrazione comunale intende rilanciare il progetto delle linee urbane e suburbane, magari anche su chiamata, per collegare punti chiave della città come lo IOV e il nuovo conservatorio.

Borgo Pieve sotto assedio

Non tutto però si muove in discesa. A Borgo Pieve, l’annuncio del nuovo deposito e l’aumento del traffico pesante hanno risvegliato un malcontento che cova da tempo. La zona è già duramente provata dai flussi quotidiani, aggravati in questi giorni dalla chiusura parziale del cavalcaferrovia per lavori: la mattina si salva grazie al senso unico verso il centro, ma la sera è un inferno per chi torna a casa da sud.

Il sogno della bretella

Nel cassetto delle promesse non mantenute, torna la proposta della bretella a sud di Castelfranco, pensata per collegare la rotonda di Nani Ferro a via De Amicis. Un’opera che, se realizzata, potrebbe sgravare le vie più congestionate e migliorare la qualità della vita dei residenti.

C’è anche chi guarda oltre, chiedendo di raccordare la futura bretella al sottopasso ferroviario di Campigo (in ritardo di oltre un anno), proseguendo fino a via Lovara per collegarsi alla zona industriale

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