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“Con ali di carta”, al via la quarta edizione del concorso che unisce scrittura, disegno e cura

Il tema 2025-2026 è “Il mare e i suoi abissi”. Aperte dal 6 ottobre le iscrizioni per bambini e ragazzi dai 3 ai 18 anni

“Con ali di carta”, al via la quarta edizione del concorso che unisce scrittura, disegno e cura

Con l’arrivo dell’autunno prende il via la quarta edizione di “Con ali di carta: la narrazione che cura”, concorso nazionale dedicato a bambini e ragazzi (3–18 anni) che unisce scrittura, disegno ed espressione creativa come strumenti di consapevolezza, dialogo e cura. Il bando sarà aperto dal 6 ottobre 2025 al 30 marzo 2026, con premiazioni a maggio. Il concorso, nato da un’idea della pediatra Milena Brugnara e della filosofa Irene Monge, è promosso dall’UOC Pediatria C dell’Ospedale della Donna e del Bambino di Verona, diretta dal professor Giorgio Piacentini, e gode del patrocinio del Comune e della Provincia di Verona, della Regione Veneto, dell’Università di Verona e della Società Letteraria di Verona.

Dopo aver esplorato il mistero della notte nella scorsa edizione, quest’anno i partecipanti saranno invitati a immergersi in un nuovo universo immaginativo con il titolo: “Il mare e i suoi abissi: esploratori, sirene e tesori nascosti”. Ogni bambino o ragazzo potrà presentare fino a due elaborati (testi o disegni), anche nell’ambito di progetti scolastici o di gruppo, senza limiti geografici. Le categorie sono tre, divise per età: Colibrì (3–6 anni), Pettirossi (7–12 anni), Gabbiani (13–18 anni).

A valutare gli elaborati sarà una giuria di 16 esperti provenienti dai mondi della sanità, della letteratura, del giornalismo e dell’arte. Oltre ai premi principali, sono previste menzioni speciali per opere che si distingueranno per originalità e intensità espressiva. Ogni partecipante riceverà un attestato di partecipazione.

Nato inizialmente per offrire uno spazio espressivo ai piccoli pazienti ospedalieri, il progetto si è aperto nel tempo a famiglie, amici e compagni di scuola, diventando un vero e proprio ponte tra ospedale e città. Il concorso oggi rappresenta un’occasione per coltivare l’empatia, raccontare il vissuto dei più giovani e avvicinare mondi diversi attraverso la forza della narrazione.

Quest’anno l’iniziativa si arricchisce con nuovi laboratori creativi, sia nelle corsie pediatriche che nelle scuole, per rendere ancora più accessibile e inclusiva questa esperienza di crescita.

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