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Scontro ideologico

Scontro aperto sullo sciopero nella Giunta di Cavarzere: la Sinistra attacca la posizione del Sindaco sui disordini di Venerdì

Con una lettera aperta, gli esponenti locali di AVS e del resto dell'opposizione muovono pesanti critiche al primo cittadino, che secondo loro avrebbe messo in discussione il ruolo dei manifestanti nella società civile

Palazzo Barbiani, sede del municipio di Cavazere

Palazzo Barbiani, sede del municipio di Cavazere

Bufera politica in Giunta a Cavarzere, dove la questione della Global Sumud Flotilla ha creato una pesante frattura ideologica tra maggioranza e opposizione. 

Il Sindaco Pierfrancesco Munari non ha nascosto la propria ostilità nei confronti dello sciopero di venerdì scorso, del quale, il giorno prima, aveva scritto così sulla propria pagina Facebook: 

Non si è fatta attendere la risposta dell'opposizione, che, attraverso una lettera aperta degli esponenti di Alleanza Verdi Sinistra, Europa Verde e Sinistra italiana, ha criticato la presa di posizione di Munari. Riportiamo in forma integrale questa lettera:

"Nel corso della vita ci sono eventi in cui la maschera dell'apparenza cade e quello che
si rivela agli occhi altrui è l'essenza stessa della persona.
In questo caso, per tagliare corto, è di Lei, Sindaco di Cavarzere, che qui scriviamo.
Per risponderle che la sua suddivisione degli italiani in età di lavoro tra i buoni - la
gente "per-bene" che lavora e suda per il Belpaese - e gli altri- la gente "per-male" che
blocca l'Italia per la Flottilla - è solo il frutto del suo pre-giudizio politico. A parte l'uso
del termine "gente ", generico e privo di una qualsivoglia connotazione sociale,
economica e politica, una parola che può contenere al contempo tutto e nulla, Lei
manca di indicare l'oggettiva unità di misura che permetterebbe di discriminare gli
ottimi dai pessimi così come manca di dirci chi è esattamente la gente perbene.
Dunque, allora, di chi e di che cosa parla ?
Potremmo contestare le sue affermazioni, facendole presente che l'adesione allo
sciopero è stata molto sentita e che ha coinvolto una ben cospicua quantità della
popolazione italiana, che i partecipanti erano, o sono stati, per lo più lavoratori,
ovvero quella parte di Italia che durante la guerra salvò le fabbriche dalla confisca
tedesca, che fondò la Repubblica, che scrisse la Costituzione, che produsse con il
proprio lavoro la ricchezza del boom economico nonostante i bassi salari, nonostante
l'attività antisindacale degli imprenditori e nonostante la dura repressione della polizia
alle loro legittime rivendicazioni. Potremmo continuare snocciolando una dopo l'altra
le conquiste di civiltà sociale e civile raggiunte direttamente o indirettamente
dall'azione del lavoro dipendente. È questa la "gente " per-male che insulterebbe chi
lavora per il Belpaese ?? È questa la "gente" per-male che, scioperando e scendendo
in piazza per il ripristino della legittimità internazionale e la fine di una mattanza che
va oltre l'orrore se ci fosse una parola in più per definirla, e non quindi per un
personale interesse, a fronte della perdita di un giorno di paga di un salario già di per
sé insufficiente, insulterebbe il sudore della brava gente il cui indefesso lavoro è
pilastro della salute del Belpaese ??
Tutto questo, tuttavia, non servirebbe a nulla perché il suo breve scritto, così come è
stato impostato, potremmo sbagliare, ma l'abbiamo inteso con la finalità non di
chiarire e dialogare bensì di aizzare la canea dei bassi istinti che tanta parte ha ora nei
social.
Noi siamo convinti, però, di un'altra cosa: che l'oggetto vero del suo attacco non sia
tanto la Flottilla, fatto in sè contingente e di cui Lei nulla pare avere capito e verso cui
si è rivolto in termini così offensivi da avvilire non chi li riceve, ma chi li proferisce,
quanto invece delegittimare il sindacato e lo strumento stesso dello sciopero non
ricoscendogli alcun ruolo.
Può sembrare pleonastico ricordarlo, ma sindacato e sciopero sono nella nostra
Costituzione. Entrambi sono stati fonte di progresso, non solo lotta a difesa dei
lavoratori ma anche legittima espressione di dissenso verso qualsiasi forma di
disumana violenta prevaricazione."

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