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Incontri con il Consorzio Acque Risorgive

Santa Maria Di Sala, il Comune accelera sulla sicurezza idraulica

Il sindaco Arpi: "Abbiamo messo sul piatto 40mila Euro che si sommano ai 29mila del Consorzio"

Santa Maria Di Sala, il Comune accelera sulla sicurezza idraulica

Nelle scorse settimane Santa Maria di Sala ha rimesso l’acqua al centro dell’agenda. In municipio infatti si è tenuto il secondo incontro del tavolo tecnico con il Consorzio di Bonifica Acque Risorgive, un passaggio che l’amministrazione ha voluto considerare prioritario: non una riunione simbolica, ma il luogo in cui trasformare segnalazioni e criticità in un calendario operativo di lavori.

Il primo blocco di interventi riguarda gli scavi dei fossi. La pulizia e la risagomatura delle canalette scolmanti sono la base di un sistema di drenaggio che deve tornare a funzionare con efficienza, specie dopo i recenti eventi meteo che hanno messo in stress il reticolo idraulico locale. Per queste attività il Comune ha già impegnato oltre 29.000 euro, avviando una programmazione che punta a prevenire anziché inseguire l’emergenza.

In parallelo si è svolta una Conferenza dei Servizi dedicata alla manutenzione straordinaria di caditoie e tombini. È un capitolo spesso invisibile, ma decisivo: grate intasate e condotte parzialmente ostruite sono tra le prime cause di allagamenti urbani. Da qui la scelta di accompagnare le decisioni con una serie di analisi per individuare dove e come intervenire nelle aree più critiche, così da concentrare uomini e mezzi dove servono davvero e con la giusta priorità.

“È stato molto interessante – spiega il sindaco Alessandro Arpi – perché abbiamo avuto l’opportunità di formulare una serie di controdeduzioni e, comunque, di investire nel miglioramento dell’assetto idrico del nostro territorio salese. Bene anche il rispolvero della convenzione e subito cominceremo a scavare i fossi. Come amministrazione abbiamo abbinato altri 40.000 euro per le pulizie straordinarie e le tombinature, così da riportare a regime quanto più possibile lavori che da tempo non si facevano”.

Il quadro, dunque, è quello di un impegno economico che sfiora i 69.000 euro tra scavi, pulizie e sistemazioni puntuali. Ma soprattutto è l’impostazione a segnare un cambio di passo: l’alleanza operativa con il Consorzio, il ritorno a una manutenzione cadenzata, la definizione di una mappa delle priorità, con cantieri che verranno aperti in progressione, partendo dai punti più sensibili.

In un contesto climatico che moltiplica gli episodi di piogge intense in poche ore, la prevenzione è la migliore assicurazione per il territorio. Fossi liberati, caditoie efficienti e tombinature in ordine sono la condizione per ridurre i tempi di smaltimento delle acque e limitare i disagi a residenti e attività economiche.

La sfida non si esaurisce in un sopralluogo o in un cantiere: richiede continuità, controllo, responsabilità condivisa. Da Palazzo municipale filtra la volontà di proseguire su questa linea, mettendo a sistema le risorse e consolidando la collaborazione con gli attori tecnici. L’obiettivo è chiaro: riportare l’assetto idrico di Santa Maria di Sala a standard affidabili e duraturi, perché la sicurezza non sia un evento, ma una prassi.

Riccardo Musacco

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