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Lavoro e sviluppo

Manildo alla CISL Veneto: “Serve un nuovo patto sociale per un futuro più giusto e sostenibile”

Il candidato del centrosinistra alla guida della Regione rilancia il dialogo con i sindacati: più attenzione al lavoro stabile, alla formazione e a politiche abitative accessibili

Manildo al consiglio generale della CISL

Manildo al consiglio generale della CISL

«Il documento presentato da CISL Veneto è un contributo prezioso, concreto e ricco di visione. Serve un nuovo patto sociale che metta al centro il lavoro, la qualità della vita, l’innovazione e la giustizia sociale». Con queste parole Giovanni Manildo, candidato presidente del Veneto per la coalizione di centrosinistra, ha commentato il manifesto programmatico diffuso dal sindacato regionale.

Manildo ha sottolineato come molti dei punti proposti dalla CISL coincidano con le linee guida del suo programma: «Buon lavoro stabile e qualificato, formazione continua, politiche abitative, sanità pubblica e transizione ambientale ed energetica sostenibile». L’ex sindaco di Treviso ha ribadito la volontà di costruire una Regione «più giusta, moderna e competitiva» attraverso il dialogo e la collaborazione tra istituzioni, imprese e mondo del lavoro.

Tra le proposte rilanciate dal candidato spicca il cosiddetto “contratto d’ingresso”, un meccanismo che prevede borse regionali per integrare i primi stipendi dei giovani, con l’obiettivo di rendere più attrattivo il lavoro in Veneto e contrastare la fuga di talenti. Al centro anche un “grande piano casa” dedicato a giovani e lavoratori, per affrontare l’emergenza abitativa che coinvolge molte città venete, da Padova a Verona.

Manildo ha inoltre appoggiato l’idea di un “Consiglio regionale dell’economia”, proposto dalla CISL come luogo permanente di confronto tra istituzioni, imprese e sindacati. «Il Veneto ha bisogno di una cabina di regia unitaria – ha spiegato – capace di tenere insieme le politiche del lavoro, dell’innovazione e del welfare. È quello che è mancato in questi anni».

Infine, una stoccata agli avversari: «Mentre la destra veneta si divide su candidature e giochi di potere, il mondo del lavoro chiede serietà, ascolto e concretezza. Il futuro del Veneto si costruisce solo così».

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