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Le Giornate FAI d’Autunno portano i visitatori alla scoperta dei luoghi segreti di Treviso e provincia

Il weekend dell’11 e 12 ottobre 2025 apre porte solitamente chiuse: dai capolavori di Carlo Scarpa al Memoriale Brion di Altivole fino alle antiche chiese di Montebelluna e Castello Roganzuolo

Il Memoriale Brion ad Altivole

Il Memoriale Brion ad Altivole

Torna anche quest’anno uno degli appuntamenti più amati dagli appassionati di cultura e bellezza italiana: le Giornate FAI d’Autunno, in programma sabato 11 e domenica 12 ottobre.
L’iniziativa, promossa dal Fondo per l’Ambiente Italiano, permetterà di scoprire 700 luoghi straordinari in 360 città, spesso chiusi al pubblico, con visite a contributo libero. Anche Treviso e la sua provincia saranno protagoniste, con aperture speciali che raccontano la ricchezza del territorio veneto e il suo intreccio unico tra arte, storia e natura.

Le Giornate FAI, nate con l’obiettivo di far conoscere e proteggere il patrimonio culturale e paesaggistico del Paese, compiono quest’anno cinquant’anni. Migliaia di volontari e studenti, i cosiddetti Apprendisti Ciceroni, accompagneranno i visitatori in un viaggio tra luoghi solitamente inaccessibili, svelando curiosità e dettagli inediti.

Memoriale Brion – Altivole

Immerso nella campagna trevigiana, il Memoriale Brion è considerato uno dei capolavori assoluti dell’architettura del Novecento. Ultima opera del grande Carlo Scarpa, il complesso fu commissionato nel 1969 da Onorina Brion Tomasin in memoria del marito Giuseppe Brion, fondatore della Brionvega.
Tra geometrie ispirate ai giardini giapponesi e simboli dell’amore coniugale, il luogo offre un’esperienza contemplativa che unisce arte, spiritualità e silenzio.

Chiesa dei Santi Lucia e Vittore – Biadene di Montebelluna

Ai piedi del Montello, sorge una chiesa che custodisce un gioiello del giovane Giambattista Tiepolo: la “Assunzione della Vergine”, il suo primo affresco documentato.
La chiesa, voluta nel Settecento dalla famiglia Pisani, unisce eleganza palladiana e preziosi decori in marmi e stucchi dorati, offrendo uno spaccato autentico della grande stagione artistica veneta.

Chiesa dei Santi Pietro e Paolo – Castello Roganzuolo

Su un colle tra Conegliano e Vittorio Veneto, circondata da ulivi e vigneti, questa pieve custodisce affreschi rinascimentali e una copia della pala d’altare di Tiziano Vecellio, originariamente realizzata per la comunità locale.
Un luogo carico di storia, che racconta le radici cristiane e artistiche del territorio.

Villa Sugana Persico Rossi – Maserada sul Piave

Antica dimora nobiliare sorta su un convento delle Paoline, la villa rappresenta uno dei complessi più antichi della provincia di Treviso.
Tra affreschi ottocenteschi, sale dedicate alla regina Cleopatra e un oratorio intitolato a San Francesco, la residenza racchiude secoli di vicende e trasformazioni. Dopo le devastazioni delle guerre, la famiglia Rossi ne ha curato il restauro, restituendo alla comunità un importante esempio di architettura veneta.

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