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Tutela dei più deboli
08.10.2025 - 15:55
Foto di repertorio
Telecamere nelle case di riposo, nei centri diurni e nelle comunità per persone con disabilità: in Veneto la tutela dei più fragili passa anche attraverso la tecnologia. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore al Sociale Manuela Lanzarin, ha approvato un bando da oltre 6,6 milioni di euro per finanziare l’installazione di sistemi di videosorveglianza nelle strutture sociosanitarie e socio-assistenziali del territorio.
L’obiettivo è quello di rafforzare la sicurezza e la trasparenza all’interno dei centri che ospitano anziani o persone con disabilità, attingendo alle risorse di un fondo nazionale. Il bando è riservato a enti pubblici e proprietari di immobili dove operano centri diurni, comunità alloggio, RSA, centri per gravi disabilità e disturbi del comportamento, oltre ai centri servizi per anziani.
“Disabilità e fragilità sono da sempre una nostra priorità – ha spiegato Lanzarin –. Con la videosorveglianza vogliamo offrire maggiori garanzie a chi è più vulnerabile e ai loro familiari. È un passo in avanti per monitorare meglio le condizioni di vita e di assistenza nelle strutture.”
Il provvedimento, che sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto, stabilisce anche i contributi massimi per ciascun tipo di struttura:
7.500 euro per i centri diurni,
10.000 euro per le comunità alloggio,
20.000 euro per le RSA e i centri di riferimento per gravi disabilità,
mentre per i centri servizi per anziani il contributo varia in base alle dimensioni, da 31.000 a 35.000 euro più una quota di 60 euro per posto letto.
Con questo intervento la Regione punta a creare un sistema di controllo diffuso, capace di prevenire episodi di abuso o incuria e di aumentare la fiducia tra operatori, ospiti e famiglie. Un segnale concreto, sottolineano da Palazzo Balbi, dell’attenzione del Veneto verso chi ogni giorno vive o lavora nelle strutture di assistenza.
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