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Ingiustizia lavorativa

Gigi Calesso: "Solidarietà all’autista MOM sospeso per aver denunciato i problemi dei trasporti pubblici"

La Coalizione Civica per Treviso prende posizione a favore del delegato sindacale e denuncia da anni le carenze del servizio pubblico

Foto di repertorio

Foto di repertorio

"Solidarietà all’autista di MOM e delegato sindacale Filt-Cgil, recentemente sospeso dal lavoro per aver espresso sulla stampa locale le proprie opinioni sulle difficoltà del trasporto pubblico": questa la posizione della Coalizione Civica per Treviso, secondo la quale i problemi denunciati sono evidenti da anni e conosciuti dagli utenti: frequenze ridotte, mancanza di collegamenti tra i quartieri, assenza di corse notturne e costi elevati dei biglietti e degli abbonamenti.

La Coalizione Civica sottolinea come la situazione renda complicati gli spostamenti soprattutto per chi lavora o studia, e scoraggi l’uso dell’autobus rispetto all’automobile. Gli orari dilatati tra una corsa e l’altra, la necessità di passare per il centro storico per raggiungere un altro quartiere e l’assenza di servizi serali rendono il trasporto pubblico poco praticabile per i turnisti e per chi partecipa a eventi culturali o manifestazioni serali.

“È urgente aumentare la frequenza dei mezzi, creare corsie preferenziali sugli assi principali e rendere più economici abbonamenti e biglietti – spiega Gigi Calesso di Coalizione Civica – Tutto questo senza dimenticare la necessità di collegare meglio i quartieri tra loro, e non solo con il centro città.”

Il gruppo civico evidenzia anche come la “sostenibilità economica” invocata da MOM sia legata ai tagli dei fondi pubblici. “Se in Emilia-Romagna gli studenti delle scuole ricevono abbonamenti gratuiti, perché in Veneto non si può fare altrettanto? – si chiede Calesso – Comune e Provincia di Treviso dovrebbero farsi portavoce di una richiesta più forte alla Regione per aumentare le risorse dedicate al trasporto pubblico locale.”

Secondo Coalizione Civica, sospendere un lavoratore non risolve i problemi: serve una decisione politica chiara, investimenti concreti e interventi per rendere il trasporto pubblico realmente competitivo rispetto all’auto privata.

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