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Imoco Volley in campo per la salute: Asia Wolosz testimonial della campagna screening oncologici 2025/26

Le campionesse di Conegliano si confermano ambasciatrici della prevenzione contro i tumori

Imoco Volley in campo per la salute: Asia Wolosz testimonial della campagna screening oncologici 2025/26

La locandina

Le campionesse dell’Imoco Volley Conegliano non sono solo protagoniste in campo, ma anche in prima linea nella promozione della salute. Anche per la stagione 2025/26, la storica collaborazione con l’Ulss 2 prosegue con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sull’importanza degli screening oncologici, fondamentali per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori.

La capitana Asia Wolosz, da dieci anni simbolo della squadra coneglianese, è stata scelta come prima testimonial della campagna, incarnando perfettamente i valori di determinazione e impegno che caratterizzano sia lo sport che la salute pubblica. “Ringrazio Imoco Volley per questa preziosa collaborazione – ha dichiarato il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi – che ci consente di raggiungere con più forza il messaggio della prevenzione, una vera partita da vincere insieme".

Il presidente di Imoco Volley, Piero Garbellotto, ha sottolineato l’importanza del ruolo sociale della squadra: “Le nostre Pantere sono un modello per tante persone. Da oltre quindici anni sosteniamo con entusiasmo Ulss 2 in iniziative di sensibilizzazione che possono salvare vite, e continuiamo a credere che la prevenzione sia la chiave per combattere efficacemente il cancro".

Gli screening attivi in Ulss 2 riguardano il tumore al seno (donne 50–74 anni, con progressiva estensione 45–49), il tumore della cervice uterina (donne 25–64 anni) e il tumore del colon-retto (cittadini 50–74 anni). È possibile modificare gli appuntamenti tramite il Fascicolo Sanitario Elettronico o chiamando il nuovo call center dedicato.

I dati 2024 testimoniano l’efficacia di questi programmi: oltre 53mila donne hanno effettuato la mammografia, con 389 tumori identificati precocemente; quasi 80mila persone hanno aderito allo screening colorettale, che ha permesso di individuare e trattare 1.224 lesioni precancerose; mentre 39.672 donne si sono sottoposte al Pap test o all’HPV-DNA test, con 218 lesioni precancerose rilevate.

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