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Settecà, il quartiere che resiste: ancora stop al cantiere dell’antenna

Secondo blocco da parte dei residenti in strada del Paradiso: l'antenna è “troppo vicina alle case”

Settecà, il quartiere che resiste: ancora stop al cantiere dell’antenna

Foto di repertorio

Nuovo capitolo nella vicenda dell’antenna di strada del Paradiso, a Settecà. I residenti, determinati a difendere il proprio quartiere, hanno nuovamente bloccato i lavori per l’installazione di una struttura per le telecomunicazioni alta circa trenta metri, prevista a meno di venti metri dalle abitazioni. Dopo un primo intervento a fine settembre, ieri mattina è andata in scena la seconda protesta, culminata con l’arrivo della polizia e l’interruzione del cantiere.

L’intervento degli agenti ha riportato la calma, ma la tensione resta alta. Gli abitanti hanno espresso nuovamente le proprie preoccupazioni, dichiarando di temere conseguenze sulla salute e una svalutazione delle abitazioni

La protesta nata “dalla finestra”

Tutto ha avuto inizio il 18 settembre, quando alcuni residenti si sono accorti che il campo vicino alle abitazioni, normalmente utilizzato per l’agricoltura, era stato recintato e alcuni operai avevano iniziato a scavare. In un primo momento, avevano pensato che si trattasse di normali interventi agricoli, come la realizzazione di un pozzo o il livellamento del terreno. In seguito, però, hanno scoperto che il proprietario del terreno aveva raggiunto un accordo con una società di telecomunicazioni per installare lì una grande antenna per la trasmissione del segnale, notizia che ha immediatamente suscitato forte preoccupazione e opposizione.

La prima mobilitazione

Nel fine settimana successivo, i cittadini si sono attivati: hanno cercato informazioni, contattato il Comune e si sono preparati a intervenire nel momento in cui i lavori fossero ripresi, il 22 settembre. Quel giorno si sono presentati sul posto e, dopo lunghe discussioni con i tecnici e i responsabili del cantiere, e con l’intervento dei carabinieri, i lavori sono stati fermati. La società incaricata ha comunicato che il committente avrebbe rivalutato la situazione.

Nel frattempo, i cittadini hanno presentato due istanze in Consiglio comunale. In quella sede, l’assessora all’Urbanistica Cristina Balbi ha spiegato che il Comune non avrebbe potuto intervenire direttamente, trattandosi di un accordo tra privati. Tuttavia, ha assicurato l’impegno dell’amministrazione nel favorire un confronto tra le parti, con l’obiettivo di individuare una soluzione alternativa.

Ancora un blocco, in attesa del confronto

Ieri mattina, poco dopo le 8, gli operai sono tornati per riprendere i lavori. Tuttavia, sono stati immediatamente circondati da un gruppo di residenti che hanno chiesto spiegazioni e hanno sollecitato l’interruzione immediata delle operazioni. La situazione, pur accesa, è rimasta nei limiti della civiltà, anche grazie alla presenza della polizia.

Il risultato è stato un nuovo stop. Fino a lunedì, il cantiere resterà fermo, ma si apre ora una finestra per il dialogo, che potrebbe portare a soluzioni condivise.

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