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Salute e territorio
09.10.2025 - 15:27
Luca Sartorato, Presidente CEIS
Domani, giovedì 10 ottobre, si celebra la Giornata Mondiale della Salute Mentale, nata per promuovere la consapevolezza sul tema, contrastare stigma e discriminazioni, e sollecitare l’impegno delle istituzioni nel garantire prevenzione e sostegno ai percorsi di benessere psicologico.
In occasione della ricorrenza, il CEIS di Treviso, cooperativa sociale attiva da oltre vent’anni nel campo delle dipendenze e della salute mentale, traccia un bilancio del proprio lavoro e dei dati locali, che confermano un trend di crescita in linea con le medie nazionali.
Il CEIS opera dal 2001 all’interno della rete del Dipartimento di Salute Mentale dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, offrendo servizi di cura, assistenza e riabilitazione per persone con problemi psichiatrici. Tra i progetti gestiti figurano il Progetto IESA, che favorisce l’accoglienza in famiglie volontarie, i Centri di Promozione per la Salute Mentale (CPSM) LIBERAmente di Treviso, Dosson e Villorba, i Progetti Terapeutico Riabilitativi Specifici (PTRS) e due strutture residenziali: Villa Alma a Preganziol e Il Ponte a Cessalto.
Negli ultimi anni si è registrato un aumento significativo delle presenze nei tre CPSM del territorio: da 54 utenti nel 2022 a 72 nei primi nove mesi del 2025, ai quali si aggiungono 17 persone coinvolte in attività esterne. I centri propongono laboratori, incontri culturali, attività artistiche e momenti di socialità per contrastare l’isolamento e promuovere relazioni positive.
L’età media degli utenti dei CPSM della Marca Trevigiana è di 47,6 anni, con un’utenza più anziana nei centri gestiti da CEIS. La fascia più rappresentata è quella tra i 55 e i 59 anni.
Anche i Progetti Terapeutico Riabilitativi Specifici mostrano numeri in aumento: nel 2025 sono stati attivati 31 laboratori per un totale di 955 ore programmate, con un incremento del 19% rispetto all’anno precedente. Le attività spaziano dalla cucina alla musicoterapia, dal teatro alla fotografia, fino alla gestione delle emozioni e alla biodanza.
Il CEIS segue inoltre percorsi individualizzati e gestisce due comunità residenziali che accolgono complessivamente 25 ospiti, tra persone anziane e adulti con parziali livelli di autonomia.
“La ricorrenza del 10 ottobre ci ricorda quanto sia importante continuare a parlare di salute mentale, non solo in ottica di prevenzione ma anche per combattere i pregiudizi che generano isolamento ed emarginazione”, spiega Luca Sartorato, presidente del CEIS Treviso. “Negli ultimi anni abbiamo visto crescere il numero di persone che frequentano i nostri centri, provenienti da storie e diagnosi diverse ma accomunate dal bisogno di relazioni e di inclusione. Da oltre vent’anni lavoriamo per costruire percorsi di socialità e partecipazione che coinvolgano l’intera comunità”.
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