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Il CEIS di Treviso racconta vent’anni di impegno nella salute mentale: aumentano gli utenti e le attività nei centri della Marca

In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, la cooperativa trevigiana presenta i dati aggiornati: più partecipazione ai Centri di Promozione per la Salute Mentale e un incremento del 19% nelle attività riabilitative rispetto al 2024

Luca Sartorato, Presidente CEIS

Luca Sartorato, Presidente CEIS

Domani, giovedì 10 ottobre, si celebra la Giornata Mondiale della Salute Mentale, nata per promuovere la consapevolezza sul tema, contrastare stigma e discriminazioni, e sollecitare l’impegno delle istituzioni nel garantire prevenzione e sostegno ai percorsi di benessere psicologico.
In occasione della ricorrenza, il CEIS di Treviso, cooperativa sociale attiva da oltre vent’anni nel campo delle dipendenze e della salute mentale, traccia un bilancio del proprio lavoro e dei dati locali, che confermano un trend di crescita in linea con le medie nazionali.

Il CEIS opera dal 2001 all’interno della rete del Dipartimento di Salute Mentale dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, offrendo servizi di cura, assistenza e riabilitazione per persone con problemi psichiatrici. Tra i progetti gestiti figurano il Progetto IESA, che favorisce l’accoglienza in famiglie volontarie, i Centri di Promozione per la Salute Mentale (CPSM) LIBERAmente di Treviso, Dosson e Villorba, i Progetti Terapeutico Riabilitativi Specifici (PTRS) e due strutture residenziali: Villa Alma a Preganziol e Il Ponte a Cessalto.

Negli ultimi anni si è registrato un aumento significativo delle presenze nei tre CPSM del territorio: da 54 utenti nel 2022 a 72 nei primi nove mesi del 2025, ai quali si aggiungono 17 persone coinvolte in attività esterne. I centri propongono laboratori, incontri culturali, attività artistiche e momenti di socialità per contrastare l’isolamento e promuovere relazioni positive.

L’età media degli utenti dei CPSM della Marca Trevigiana è di 47,6 anni, con un’utenza più anziana nei centri gestiti da CEIS. La fascia più rappresentata è quella tra i 55 e i 59 anni.

Anche i Progetti Terapeutico Riabilitativi Specifici mostrano numeri in aumento: nel 2025 sono stati attivati 31 laboratori per un totale di 955 ore programmate, con un incremento del 19% rispetto all’anno precedente. Le attività spaziano dalla cucina alla musicoterapia, dal teatro alla fotografia, fino alla gestione delle emozioni e alla biodanza.

Il CEIS segue inoltre percorsi individualizzati e gestisce due comunità residenziali che accolgono complessivamente 25 ospiti, tra persone anziane e adulti con parziali livelli di autonomia.

“La ricorrenza del 10 ottobre ci ricorda quanto sia importante continuare a parlare di salute mentale, non solo in ottica di prevenzione ma anche per combattere i pregiudizi che generano isolamento ed emarginazione”, spiega Luca Sartorato, presidente del CEIS Treviso. “Negli ultimi anni abbiamo visto crescere il numero di persone che frequentano i nostri centri, provenienti da storie e diagnosi diverse ma accomunate dal bisogno di relazioni e di inclusione. Da oltre vent’anni lavoriamo per costruire percorsi di socialità e partecipazione che coinvolgano l’intera comunità”.

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