Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Attualità

Asilo di Veternigo, il centrosinistra salese va all'attacco: "Silenzio assordante dalla Giunta"

Iovine, Civica Insieme: "No a speculazioni" Il sindaco Arpi: "Abbiamo due possibilità, valuteremo"

Asilo di Veternigo, il centrosinistra salese va all'attacco: "Silenzio assordante dalla Giunta"

Santa Maria di Sala, il caso dell’Asilo di Veternigo torna a scaldare la politica locale. A mesi dall’insediamento della nuova Giunta, Civica Insieme rompe il silenzio: “Sulla delicata questione dell’acquisto dell’Asilo di Veternigo perdura un silenzio diventato assordante”, attacca Massimo Iovine, che lega il dossier non solo alla crisi che travolse la Giunta Rocchi, ma soprattutto al futuro dei servizi educativi e degli spazi pubblici nel territorio.

L'ex sindaca aveva infatti raggiunto un accordo con le Madri Canossiane per rivelare l'immobile e renderlo non solo sede di un asilo ma centro polifunzionale. Non a tutti però piacque l'operazione che fu una delle concause della crisi che portò alla caduta della Giunta.

Il nodo, sottolinea il centrosinistra, è doppio: da un lato la continuità di un presidio educativo e sociale che contribuisce a tenere vivi i centri frazionali; dall’altro la carenza cronica di luoghi per associazioni e cittadini, indispensabili per attività culturali e ricreative e per progettare servizi sociosanitari. A Veternigo, circa 4.000 residenti su oltre 17.000 in tutto il Comune, il tema è particolarmente sentito.

E, secondo Civica Insieme, lo hanno dimostrato anche le urne: nelle amministrative del maggio 2025, qui la coalizione di centrodestra – giudicata “timida” sull’acquisto – ha registrato la sconfitta più netta, mentre le liste favorevoli all’operazione hanno ottenuto i risultati migliori.

Sul piano valoriale, Iovine richiama l’atto di donazione alle Madri Canossiane: lo scopo dell’immobile “è di natura sociale e tale deve rimanere”. L’allarme è contro il rischio di speculazione: niente “varianti urbanistiche” o scioglimenti di vincoli che trasformino un bene comunitariocostruito con il lavoro e il sacrificio” in un progetto per pochi. Una linea, rivendica Civica Insieme, “chiara e netta”.

La polemica si sposta poi sui conti. Il sindaco Alessandro Arpi ha più volte escluso l’acquisto se finanziato con avanzo di bilancio. Per Iovine, però, l’argomento non regge: dalla cessione di una parte delle azioni comunali in Veritas Spa sono attesi circa 250 mila euro in conto capitale, “più di un terzo del valore” stimato dell’immobile. A ciò si aggiungono “avanzi di bilancio generosi” e l’esperienza recente del nuovo asilo nido comunale, avviato senza scosse ai conti. “Non mancano le risorse, ma la volontà politica”, l’affondo.

I tempi stringono: la stagione delle iscrizioni 2026-2027 è alle porte e sulle garanzie del servizio e sul destino dell’immobile dopo il 2027 regna l’incertezza. “Il Sindaco e la Giunta si sbrighino a spiegare cosa intendono fare. Le famiglie chiedono certezza e serietà”, incalza Civica Insieme, promettendo battaglia finché non arriveranno “risposte chiare”.

Dal Municipio filtra prudenza. “Nelle scorse settimane si è tenuto l’ultimo incontro di confronto. Sono state prospettate due strade di accordo contrattuale. Vedremo quale riscontro ci sarà”, fa sapere il sindaco Arpi.

Riccardo Musacco

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione