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L’Orto Botanico di Padova rafforza la sua missione: presentato il nuovo Piano di Gestione del Sito UNESCO

Restauri, ricerca e partecipazione: il piano 2012-2031 per conservare e valorizzare l'Orto Botanico di Padova come patrimonio vivente

Alla scoperta dell’Orto Botanico di Padova e del Giardino della Biodiversità: visita guidata domenica 8 giugno

Foto di repertorio

La dichiarazione di Patrimonio Mondiale dell’Umanità rappresenta una tappa fondamentale nel percorso dell’Orto Botanico di Padova, riconosciuto come un monumento vivente unico al mondo. Un luogo che custodisce straordinari esemplari vegetali e un patrimonio storico-architettonico di eccezionale valore, ma che guarda anche al futuro, con un forte impegno nella didattica e nella ricerca scientifica.

Un bilancio e una visione: dal 2012 al 2031

Il nuovo Piano di gestione del Sito Patrimonio Mondiale raccoglie in un unico documento tutti gli interventi e le trasformazioni che hanno interessato l’Orto Botanico dal momento dell’iscrizione nella lista UNESCO fino a oggi.
Il piano fotografa l’evoluzione dal 2012 al 2024 e traccia le linee di sviluppo fino al 2031, evidenziando alcuni interventi simbolo:

  • il restauro della serra della Palma di Goethe (2015)

  • il recupero delle serre ottocentesche (2018)

  • la creazione del Giardino della biodiversità nell’area dell’Orto satellite

  • i lavori previsti dal PNRR, come la bonifica dello storico canale Alicorno (2024)

  • il nuovo allestimento del Museo botanico e l’unificazione della biblioteca medico-botanica storica (2023)

Il documento delinea anche un quadro completo sullo stato di conservazione del patrimonio, sui rischi e le vulnerabilità, sulle strategie di mitigazione e sugli strumenti di governance del sito culturale.

Le cinque “C” del Piano: Conservation, Community, Capacity Building, Communication, Credibility

Il Piano risponde alle raccomandazioni dell’ICOMOS (International Council on Monuments and Sites) e si fonda sui cinque obiettivi strategici della Convenzione del Patrimonio Mondiale:

  • Conservation: ristrutturazione e ampliamento delle serre di moltiplicazione, conservazione e quarantena; redesign delle serre del Giardino della biodiversità.

  • Community: progettazione partecipata di contenuti (Progetto PR-FESR) e call annuale per collaborazioni e attività culturali con realtà del territorio.

  • Capacity building: piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche e la piena accessibilità delle collezioni, verso un “Orto for all” (Progetto Legge 77/2006).

  • Communication: sviluppo di strumenti innovativi di promozione territoriale.

  • Credibility: attivazione di tavoli consultivi territoriali e definizione del Visitor Management Plan.

Un lavoro di rete per una “Padova, città dell’Arte e della Scienza”

La stesura del Piano, finanziata dal Ministero della Cultura, è frutto di un percorso condiviso che ha coinvolto istituzioni, enti, associazioni culturali e sociali del territorio.
Attraverso interviste, consultazioni, focus group e questionari, si è costruito un processo partecipato, coordinato dal Centro di Ateneo Orto Botanico e dall’Ufficio Eventi permanenti dell’Università di Padova, in collaborazione con la Fondazione Links di Torino, Studio Marinuzzi di Trieste e l’Ufficio UNESCO del Ministero della Cultura.

Questo lavoro segna l’avvio di un dialogo più profondo e sinergico, anche con il sito UNESCO dei “Cicli affrescati del XIV secolo”, rafforzando l’immagine di Padova come città dell’Arte e della Scienza, capace di unire tutela, innovazione e conoscenza.



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