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Ca’ Foscari guida l’innovazione sociale nel turismo culturale sostenibile grazie ai fondi PNRR

Un percorso partecipato con 21 operatori culturali da tutta Italia

Ca' Foscari, Venezia

Ca' Foscari, Venezia

L’Università Ca’ Foscari Venezia si conferma protagonista nel promuovere l’innovazione sociale applicata al turismo culturale sostenibile. Grazie a un finanziamento di oltre 2 milioni di euro proveniente dai bandi a cascata del PNRR, Missione 4 “Istruzione e Ricerca”, l’ateneo ha avviato un articolato percorso di co-progettazione con 21 operatori culturali e turistici provenienti da regioni che vanno dal Molise alla Sicilia, dal Veneto alla Sardegna.

Questi progetti, che coinvolgono più della metà delle regioni italiane, mirano a ripensare in chiave innovativa e sostenibile il rapporto tra turismo e comunità locali, superando la tradizionale contrapposizione tra visitatori e residenti. Le iniziative saranno inoltre presentate al grande pubblico durante le prossime giornate “Doors of Change” organizzate dalla Fondazione CHANGES.

A illustrare il progetto sono stati Monica Calcagno, professoressa associata di Innovation Management alla Venice School of Management, e Diego Calaon, archeologo e docente di Topografia Antica, insieme a rappresentanti di Legacoop CulTurMedia e dell’Università di Torino, partner chiave nel progetto nazionale interateneo CHANGES. Ca’ Foscari, insieme a CoopCulture, guida lo Spoke 9 CREST - Cultural Resources for Sustainable Tourism, una delle principali linee di azione del progetto.

“Questi bandi a cascata – sottolinea Monica Calcagno – rappresentano una straordinaria occasione di dialogo tra ricerca e territorio. I progetti sono veri e propri laboratori di co-progettazione, dove sperimentiamo nuovi modelli culturali e turistici che promuovono sostenibilità e inclusione nelle comunità.”

Il lavoro si è sviluppato attraverso un approccio interdisciplinare che ha coinvolto esperti di gestione culturale, urbanistica, innovazione sociale e tecnologie digitali, supportati dallo spin-off Metro-polis e da un team accademico dell’Università di Torino. Attraverso incontri collettivi e individuali, in presenza e online, sono stati analizzati progressi, punti di forza e criticità, favorendo un brainstorming partecipato per personalizzare le strategie in base alle caratteristiche uniche di ciascun territorio e progetto.

I progetti, che saranno completati entro fine novembre, spaziano da interventi che affrontano fragilità sociali con percorsi culturali innovativi a sperimentazioni di realtà immersive e intelligenza artificiale per rendere musei e monumenti più accessibili e coinvolgenti. Al centro di ogni iniziativa vi sono le storie e le comunità locali, valorizzate come patrimonio vivo da raccontare e condividere.

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