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Comprare casa nel 2025: le sfide crescenti per gli under 30

Prezzi in aumento, mutui difficili da ottenere e stipendi che non bastano

Comprare casa nel 2025: le sfide crescenti per gli under 30

Foto di repertorio

Acquistare una casa non è mai stato semplice per i giovani, ma nel 2025 le difficoltà sembrano aumentare in modo preoccupante. Tra rincari degli immobili, condizioni difficili per l’accesso al mutuo e un mercato immobiliare che spinge sempre più fuori dal centro, solo chi ha forti risorse economiche può davvero aspirare alla proprietà.

Prezzi in crescita che rendono complicato l’ingresso

In Veneto, i prezzi delle abitazioni sono in risalita. Il valore medio regionale delle case in vendita ha raggiunto circa 1.804 €/m² nel terzo trimestre del 2025, con incrementi particolarmente evidenti a Vicenza, Treviso e Verona.

Anche gli affitti non restano indietro: nella regione si registrano aumenti nei canoni mensili, rendendo l’alternativa dell’affitto meno comoda e meno economica.

Mutui, risparmi e redditi: tre ostacoli tutt’altro che piccoli

Molti under 30 non hanno i risparmi necessari per l’acconto, una condizione che si rivela spesso decisiva. Secondo alcuni studi, si stima che per acquistare un appartamento con due camere da letto in Italia, servano mediamente oltre 40.000 euro di risparmi tra costi accessori e anticipo.

Anche il mutuo è un nodo critico per chi è giovane: stipendi precari o a termine, redditi non stabili, spese vive elevate fanno sì che molti abbiano difficoltà ad ottenere condizioni favorevoli.

Dove conviene, dove no

Nel Veneto, oltre ai centri storici costosi come Venezia (oltre 4.700 €/m² in alcuni quartieri), nei capoluoghi più accessibili si trovano province con prezzi più modesti. Ad esempio, Rovigo (sotto i 1.200 €/m²) è tra le aree meno care.

Tuttavia, anche nelle zone periferiche o nella cintura urbana, molti giovani sono costretti a rinunciare al centro città per trovare immobili che rientrino nel loro budget.

Soluzioni, possibilità e prospettive

  • Agevolazioni pubbliche: fondi come il “Fondo di garanzia prima casa” permettono agli under 36 di ottenere mutui con garanzia statale e facilitazioni fiscali.
  • Housing sociale e forme alternative: soluzioni più flessibili, come affitti assistiti, cooperative e indivisibili, potrebbero essere risposte pratiche per chi non riesce a comprare subito.
  • Incentivi locali: riduzioni fiscali, sgravi sugli oneri di costruzione o contributi per giovani acquirenti sono alcune delle misure che qualche Comune ha già introdotto o sta valutando.

In conclusione, il sogno della casa di proprietà resta vivo per molti under 30, ma diventa ogni giorno più arduo da realizzare. Perché non bastano più risparmi o buone idee: servono politiche chiare, interventi locali, mutui accessibili e una seria attenzione al costo reale dell’abitare. Solo così la casa può tornare ad essere un obiettivo concreto e non rimandato.

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