Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Dipendenze in Veneto

Allarme dipendenze patologiche in Veneto: appello dei servizi ai candidati alla presidenza per aggiornare il sistema regionale

Il Coordinamento Veneto Strutture Terapeutiche chiede a chi ambisce alla guida della Regione di rivedere norme, fondi e collaborazione tra pubblico e privato nel contrasto alle dipendenze

Foto di repertorio

Foto di repertorio

Il fenomeno delle dipendenze patologiche continua a crescere senza segni di rallentamento e colpisce trasversalmente tutte le fasce di età. Lo sottolinea il Coordinamento Veneto Strutture Terapeutiche (Co.Ve.S.T.), che riunisce 21 enti gestori e 40 servizi accreditati distribuiti nelle nove Ulss della regione, lanciando un appello ai candidati alle prossime elezioni regionali.

Il coordinamento ha presentato le sue richieste a Padova al candidato del centrodestra Alberto Stefani, con un incontro con il candidato del centrosinistra Giovanni Manildo previsto per il 30 ottobre. Stefani ha ribadito che “il sociale è al primo posto” nella sua agenda di governo, sottolineando l’importanza di ascoltare chi opera sul territorio e conosce da vicino le difficoltà.

Al centro dell’appello c’è la revisione del sistema dei servizi per le dipendenze, costruito nei primi anni 2000 e oggi giudicato non più adeguato a intercettare i nuovi bisogni. “Negli ultimi vent’anni le problematiche legate alle dipendenze sono profondamente cambiate – spiega Michele Resina, presidente del Co.Ve.S.T. – sia per la diffusione di nuove sostanze sia per l’emergere di comportamenti a rischio legati a mutamenti sociali. I servizi faticano a offrire risposte efficaci e tempestive, anche a causa di norme ormai superate. Serve quindi una revisione completa della normativa regionale, nuovi standard di servizio e un sistema capace di affrontare le complessità attuali.”

Altro punto chiave riguarda l’integrazione tra pubblico e privato, dai Ser.D. alle comunità terapeutiche, da sostenere con percorsi strutturati di programmazione e progettazione condivisa. Infine, viene richiamata l’urgenza di un adeguamento economico: dal 2007 al 2022 i fondi destinati ai servizi per le dipendenze non hanno seguito l’aggiornamento dei costi del lavoro e solo nel 2024, con l’ultimo rinnovo contrattuale, le rette hanno subito un parziale adeguamento.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione