Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Attualità

Educazione sessuale nelle scuole medie: la Camera approva il divieto delle attività didattiche sulla sessualità

In Italia si estende il divieto all’educazione sessuo-affettiva per le scuole medie, mentre in Europa il tema è sempre più presente nei programmi scolastici

Educazione sessuale nelle scuole medie: la Camera approva il divieto delle attività didattiche sulla sessualità

Foto di repertorio

Mercoledì 15 ottobre 2025 la Commissione Cultura della Camera ha approvato un emendamento che vieta tutte le attività didattiche legate all’educazione sessuale nelle scuole medie, estendendo così il divieto già in vigore per scuole dell’infanzia ed elementari. La decisione si inserisce in un quadro normativo in cui l’educazione sessuo-affettiva non è obbligatoria e viene regolamentata in modo differente rispetto ad altri paesi europei.

La misura ha sollevato reazioni da parte di diverse associazioni, esperti del settore e famiglie, che da tempo sostengono l’importanza di un’educazione che comprenda aspetti legati al rispetto reciproco, al consenso e alla prevenzione delle violenze.

Una ricerca recente indica che il 90% dei genitori italiani desidera che le scuole affrontino in modo organico le tematiche relative alle relazioni interpersonali e alla sessualità, con circa il 70% che ritiene necessario un percorso obbligatorio in materia. Celeste Costantino, vicepresidente della Fondazione Una, Nessuna e Centomila, ha evidenziato come, in assenza di un percorso scolastico strutturato, i giovani possano rivolgersi a fonti non sempre adeguate, come Internet, con il rischio di ricevere informazioni parziali o distorte.

L’educazione sessuale precoce viene anche considerata un importante strumento di prevenzione sanitaria, utile a contrastare malattie sessualmente trasmissibili e gravidanze indesiderate, oltre a contribuire al benessere psicologico degli adolescenti. A sostegno di questa prospettiva, il Ministero della Salute ha promosso la vaccinazione contro il Papilloma Virus a partire dai 12 anni.

Tra le proposte avanzate dagli esperti, emerge la necessità di una formazione specifica per insegnanti e operatori esterni, al fine di garantire un approccio scientifico e adeguato ai diversi livelli di età, evitando di affidare esclusivamente alle famiglie un tema spesso segnato da reticenze o tabù. L’obiettivo condiviso è quello di fornire ai ragazzi strumenti per sviluppare relazioni rispettose, riconoscere situazioni di disagio e chiedere supporto quando necessario.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione